Scommesse: deferiti 22 club per ora senza nome
La Figc ha diramato i "numeri" dei deferimenti ma ha rimandato a mercoledì l'elenco dei coinvolti. Potrebbe esserci anche il Varese ma per un episodio "minore"
La Procura Federale della Figc ha comunicato i dati relativi ai deferimenti in merito all’inchiesta sul calcioscommesse ma non ha reso noti i nominativi dei club e dei tesserati coinvolti. Questo perché la notifica dei provvedimenti potrà avvenire fisicamente solo nella mattinata di mercoledì 9 e quindi i nomi rimangono "oscurati" fino alla consegna. Ciò nonostante la Gazzetta azzarda già il coinvolgimento di Siena, Atalanta e Novara, le tre compagini promosse lo scorso giugno dalla B alla A.
In questa tranche dell’inchiesta non sono coinvolte le squadre che lo scorso anno giocavano in Serie A: è possibile che i deferimenti in merito vengano comminati più avanti, perché pare difficile che (stando alle voci dell’ultimo periodo) che non sia coinvolta alcuna società del massimo campionato.
Sono ben 22 invece i club di Serie B e Lega Pro che domani riceveranno la comunicazione di deferimento, sempre in merito al torneo 2010-11. Nomi che escono da una rosa di 33 partite: 29 quelle del campionato cadetto cui ha partecipato anche il Varese, 2 di Tim Cup (la Coppa Italia maggiore) e 2 di Coppa Italia di Lega Pro.
Oltre alle 22 società saranno deferite 61 persone: 52 calciatori in attività lo scorso anno, 2 ex giocatori, 4 tra dirigenti e collaboratori e tre iscritti all’albo dei tecnici due dei quali in attività nel campionato passato.
L’attesa per questi provvedimenti si avverte anche a Varese: la società biancorossa è stata citata in alcune anticipazioni pubblicate su Tuttosport nei giorni scorsi e riprese da altri organi di stampa. A quanto però è dato di sapere, il Varese è stato segnalato solo in un verbale della seconda tranche di interrogatori, quelli svoltisi a dicembre, per via di un contatto tra il pentito Gervasoni e l’ex difensore Pesoli nei giorni precedenti le partite Siena-Varese e Varese-Piacenza (nella foto il gol di Nadarevic). In quelle carte non ci sarebbe nulla di preoccupante mentre non è noto se la società di via Sempione sia stata nuovamente tirata in ballo da Gervasoni (o da Carobbio) nei successivi interrogatori svolti dal procuratore federale Palazzi.
La sensazione è dunque che un deferimento possa toccare anche il Varese ma l’entità dell’eventuale contestazione non sarebbe particolarmente pesante: tutto potrebbe risolversi al peggio in una multa o – ma si tratterebbe davvero di un’esagerazione – in un punto di penalità a processo concluso, da scontare quindi nel prossimo campionato. Ma si tratta, giusto ribadirlo, di uno scenario limite in senso negativo.
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