Un anno fa moriva Angioletto Castiglioni, il comitato Antifascista lo ricorda
I membri del comitato ricordano l'importanza della sua figura anche oltre la morte avvenuta nel maggio di un anno fa e propone un momento di riflessione nella notte tra il 2 e il 25 maggio sui valori che ha lasciato
Riceviamo e pubblichiamo una lettera del Comitato Antifascista di Busto Arsizio in occasione del primo anniversario della scomparsa di Angioletto Castiglioni, uno degli ultimi testimoni della deportazione nei campi di sterminio e della resistenza bustocca contro il nazi-fascismo.
Un anno fa Angioletto Castiglioni ci lasciava, e assegnava ai tanti incontrati nel proprio cammino compiti importanti…la memoria attiva del racconto, di rendere vere le parole, di rendere vivi ideali e valori. E ci lasciava con due parole che ricorrevano sempre a conclusione dei suoi numerosi interventi: Perché e Amore. Parole forse poco assimilabili se non attraverso una storia personale intensamente drammatica, che nella sua vita ha comunicato e consegnato come strumenti del presente, tensione verso il futuro. Da quando Angioletto è morto sono tante le cose avvenute in questa città che andrebbero poste al setaccio di queste sue parole. Non fosse per tanto e tanto altro, almeno di queste due: Perché e Amore. Cosa c’è di più irragionevole e rivoluzionario insieme dell’Amore? E Perché non è la prima domanda che si pone alla ricerca se non di una verità, almeno di una ragione? Non è forse la domanda che fa crescere i bambini e l’umanità tutta?
Noi del Comitato Antifascista rilanciamo queste due parole alla comunità cittadina a partire da noi, anche nelle ragioni che il nostro essere "anti" porta in sé: amore per giustizia, libertà, uguaglianza, pace e tutti i perché in questo nuovo millennio vorremmo bandite forme e follie nazifasciste e loro "derivati tossici", che aleggiano e a volte si manifestano in questa democrazia italiana irrisolta, altre volte dominano nella prepotenza, nell’esclusione, nella discriminazione, nella cancellazione anche le relazioni umane, personali.
Noi antifascisti del Comitato parteciperemo alle iniziative in memoria di Angioletto innanzitutto come cittadine e cittadini di Busto, e ci daremo alla mezzanotte fra il 24 maggio ed il 25 maggio occasione e tempo di ritrovo per fare un momento silenzio dedicato a chi in cuor nostro non abbiamo mai lasciato fin dalla veglia laica in quelle sere di maggio 2011. Sulla scorta di questo ricordo a seguire i pensieri si volgeranno ai cambiamenti avvenuti in città a seguito della scomparsa di Angioletto, su come una assenza può pesare lungo il crinale fra "l’essere e il non essere" quando la sottolineatura sta nella commemorazione anziché nella presenza. E averlo presente è interrrogarlo, che poi è interrogarci sul che dire, che fare, che essere oggi.
Non si è perso con Angioletto solo un testimone dalla memoria attiva di una Storia mondiale, si è perso uno sguardo critico e attento sul presente. Dobbiamo riprendere la forza e il gusto di guardarci negli occhi, come ci guardava lui, ed avere presente la sua lealtà per reggere lo sguardo, anche sul futuro.
ora e sempre Resistenza
Angioletto ora e sempre
ricordando con lui la lotta e la sofferenza di uomini e donne
che con le loro storie continuano a parlarci.
Stiamo in ascolto.
il Comitato Antifascista di Busto A.
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