Viabilità nell’area industriale, Cislaghi (Pdl): “Va fatto qualcosa”

La viabilità della zona industriale torna sotto la lente di ingrandimento dell’amministrazione comunale dopo l’ennesimo incidente mortale che si è verificato questa mattina, venerdì 15 giugno, all’alba e nel quale ha perso la vita una giovane di 22 anni. Questo ennesimo incidente giunge a 2 anni da uno schianto che fece due vittime, proprio nello stesso punto, e a 6 anni dalla morte di un ragazzino travolto sempre in quell’incrocio maledetto tra viale dell’Industria e via Tibet. «E’ un problema che ho già segnalato e sollevato più volte quello della viabilità nella zona industriale – rammenta il consigliere Pdl Mario Cislaghi – lunedì se ne farà, certamente, cenno in commissione lavori pubblici. Capisco che non ci sono soldi e la coperta è corta ma qualcosa va fatto». Servirebbero dei dossi rallentatori o potrebbe essere messa in campo l’ipotesi di mettere i "velo ok", le colonnine che misurano la velocità dei mezzi come quelle che verranno presto messe su alcuni viali della città. 

La zona industriale, inoltre, sembra un po’ la terra di nessuno con i suo lunghi rettilinei dove di notte qualcuno si diverte anche a far andare il motore ben oltre il consentito. Più di un cittadino bustocco ha segnalato la tendenza a trasformarlo in un autodromo, con  favori del buio. Dopo questa ennesima morte si spera che il segnale venga recepito dall’assessorato di competenza e ci si attivi per posizionare almeno dei dossi in maniera da scoraggiare gli "Schumacher" bustocchi a non esagerare. Basta fare un giro tra i camionisti che ogni giorno passano dall’area industriale per trovare conferma: «Qui vanno tutti a velocità sostenuta – spiegano due autotrasportatori mantovani – anche noi, con i nostri mezzi pesanti, dobbiamo sempre stare all’erta».