Il cacciatore di cascate
Non solo "provincia dei laghi": il Varesotto vanta numerosi salti d’acqua più o meno conosciuti. Il lavoro di un blogger fotografo ce li svela
Si, ancora le cascate. Perché dopo aver dato il “la” con vacanze@varese, ad un amico blogger è venuto in mente di fare un vero e proprio prontuario illustrato – da foto – per spiegare dove e come visitare questi spettacoli naturali che la nostra provincia offre. Alcuni sono nascosti, come le cascate di Nasca (Castelveccana), raggiungibili con una ventina di minuti di cammino, altre molto più vicine e alla portata di scarpa da tennis.
L’autore di tutto questo è Mario Parietti, fotografo professionista che ha dato vita a archiviolagomaggiorevaresotto, un blog a cavallo tra il racconto e la fotografia, che ritrae numerosi percorsi in mezzo alla natura, ripresi con scatti di qualità.
E proprio nell’ultimo di questi post, che risale a venerdì scorso, è contenuto l’itinerario speciale che in questi giorni di vacanza, può essere lo spunto per una gita al fresco.
Le cascate censite e fotografate sono Cittiglio, Ferrera, Nasca, Roggiano, Cuasso al Monte, Brusimpiano, Valvassera e Valganna, la Cascata del Pesegh a Brinzio, quella di Masciago Primo.
E, oltre alle cascate di casa nostra, c’è anche un fuori programma in Canton Ticino. “Le cascate in verità sono due e sono facilmente raggiungibili tramite il sentiero dell’acqua ripensata a Sessa – scrive Mario in uno dei suoi sentieri. Si deve prendere la strada che da Molinazzo di Monteggio porta verso Sessa (dopo la posta), fino a quando, dopo pochi minuti non si vedono i cartelli indicatori. Nello spiazzo si può lasciare l’auto e proseguire a piedi. Per arrivare alla prima cascata bisogna seguire le indicazioni per il vecchio mulino. Per la seconda si segue semplicemente il sentiero”.
Mario ha uno studio fotografico a Luino e si è innamorato di temi che riguardano l’ambiente: «Ho incominciato per gioco a frequentare alcune località più o meno conosciute del Lago Maggiore e ho tratto ispirazione per effettuare veri e propri reportages fotografici – dice Parietti. E oggi mi sono trovato con centinaia di foto e di luoghi che ho inserito nel mio blog, dove offro ai lettori anche una sommaria descrizione di come ci si arriva e cosa visitare».
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