A Villa Cagnola l’incontro del Centro Studi Filosofici di Gallarate
Dal 27 al 29 novembre la 67° edizione del convegno promosso dalla storica realtà. Appuntamenti anche a Gallarate
Il prossimo convegno del Centro Studi Filosofici di Gallarate, giunto alla 67esima edizione, si terrà a Villa Cagnola (Gazzada) dal 27 al 29 settembre. Tema "Ripensare l’educazione". Si vuole offrire un contributo filosofico dalle vedute ampie al programma educativo promosso dai Vescovi italiani. La sessione che si terrà a Gallarate, nella sala Impero di piazza Risorgimento, il 28 settembre, ore 15.30 – 19.00, è quella più coinvolgente.
Dopo il momento ufficiale col saluto alle autorità, la sessione presieduta dal professor Claudio Ciancio, dell’università del Piemonte Orientale, inizierà con la relazione del professor Roberto Mancini (Università di Macerata) sul tema della fenomenologia dell’esperienza educativa. Lo scopo di questa riflessione è quello di evidenziare gli elementi salienti della relazione educativa, considerata come un cammino per divenire compiutamente persone. Quello che più conta in questo processo è la relazione tra il giovane e le persone che possono rendere vivente e attraente per lui un’umanità autentica, vissuta nelle sue diverse dimensioni. Il compito centrale è quindi affidato agli adulti in quanto educatori. Se non si realizza una rigenerazione spirituale, etica ed esistenziale, ogni prospettiva sull’educazione resta astratta e velleitaria.
Il professor Duccio Demetrio (Università di Milano-Bicocca) parlerà più in generale delle Teorie dei processi educativi, offrendo una panoramica ragionata delle varie impostazioni nel compito dell’educazione. Le teorie esperienziali presentano l’educazione come una necessità vitale della società. Le teorie pratiche insistono su una necessaria concertazione degli interventi educativi sia tra i teorici e gli educatori, sia degli educatori tra di loro. Gli orientamenti intenzionali pongono l’accento sulla centralità delle norme e dei valori, mentre quelli cosiddetti “della coscienza” mettono in primo piano consapevolezza e autenticità autobiografica della persona che cresce.
Seguirà dibattito.
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