Campeggio abusivo, rinviato lo sfratto

La procura di Varese concederà altro tempo al sindaco di Azzate per esaminare le domande di chi abita dentro il campeggio Settelaghi e vuole rimanere, nonostante la struttura sia stata sequestrata. In pratica è una deroga che permetterà ai campeggiatori di restare dentro i bungalow, e che sposta di qualche giorno l’ultimatum disposto dalla magistratura. Sarà così evitato ogni problema di ordine pubblico. 
(Nella foto il sindaco mentre entra in tribunale alle 9 di lunedì mattina) 

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Al camping di Azzate 4 di 8

La proroga sarà di altre 96 ore. A partire dalle 24 di oggi. 
Nel frattempo il primo cittadino Giovanni Dell’Acqua, che è stato nominato custode e amministratore dell’area sotto sequestro, dovrà esaminare tutte le domande dei residenti e dei domiciliati che intendono continuare ad abitare nei bungalow, consegnate questa mattina agli ufffici comunali. 

L’orientamento che sarebbe uscito dal summit in procura è quello di utilizzare una certa manica larga nella valutazione delle domande per permettere, soprattutto a chi si trova in stato di effettivo bisogno, di non finire in mezzo a una strada. 

Il "Settelegahi" è stato posto sotto sequestro perchè, secondo al procura, si tratta di una lottizzazione abusiva che ha trasformato un’area campeggio in un quartiere residenziale. Un immenso abuso edilizio, che contravviene anche alle norme ambientali. Gli amministratori della società Settelaghi sono indagati, il provvedimento è stato emesso dal gip Giuseppe Battarino.