“Elcon, anche Busto prenda una posizione”
Sinistra Ecologia e Libertà appoggia la mozione del Pd che chiedere. "Non possiamo diventare solo centro di trattamento dei rifiuti, siano quelli di Varese o quelli dell'intero Nord Italia"
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Sinistra Ecologia e Libertà di Busto Arsizio
Il circolo cittadino di SEL accoglie l’appello lanciato dai circoli del Partito Democratico di Castellanza e di Olgiate Olona, anche noi, come loro, riteniamo che la politica debba intervenire per rappresentare il benessere del territorio e imporre, attraverso i propri strumenti amministrativi, una soluzione adeguata ai problemi ambientali, economici e occupazionali.
Sel attraverso il suo Consigliere Comunale appoggerà la mozione già presentata dal Circolo PD di Busto Arsizio che sollecita l’amministrazione di Busto affinché nelle sedi opportune, assieme alle altre amministrazioni coinvolte, si adoperi a trovare soluzioni atte a risolvere:
• Il problema dell’inquinamento dell’area. • Sia individuata una diversa e più sostenibile soluzione industriale volta al superamento della vocazione chimica attuale. Non riteniamo che l’insediamento di un nuovo impianto di trattamento rifiuti nell’area ex Montedison rappresenti una soluzione sostenibile da tutti i punti di vista. Il nostro territorio si è già ampiamente preso in carico il problema dello smaltimento dei rifiuti tramite il forno d’incenerimento ACCAM. La “mission” dell’area del basso Varesotto/Alto Milanese non deve essere dedicata allo smaltimento dei rifiuti, siano essi quelli del Nord della provincia di Varese o dei rifiuti chimici di tutto il Nord d’Italia. Il problema che si evidenzia da questa vicenda è che a fronte di un acclarato inquinamento del suolo (l’area di Castellanza sembrerebbe inquinata anche con arsenico per una profondità di circa 150 metri), i comportamenti di tutti i soggetti coinvolti sembrano procedere al rallentatore, non viene stabilito un limite temporale obbligatorio per le opere di bonifica, con il risultato che queste vengono, anche per problemi di costo, sempre rimandate. Un esempio di questo comportamento, per quanto riguarda il territorio di Busto Arsizio, è la bonifica delle aree attorno all’inceneritore. Nonostante l’accordo con la Provincia di Varese abbia stanziato circa 20 milioni di euro in dieci anni, per interventi compensativi dovuti alla presenza sul nostro territorio del forno d’incenerimento, parte di tali somme sono state spese per interventi in opere edilizie varie, ma nemmeno un euro è stato speso per la bonifica dell’area che versa ancora in una situazione pietosa.
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