I titolari del Mia Beach: “Vogliamo solo lavorare”

In una lettera al sindaco di Busto Arsizio lo sfogo dei gestori del bar posto sotto sequestro preventivo dalla magistratura a causa di violazioni contestate in materia di rumore, igiene e permessi edilizi

 I titolari del Mia Beach scrivono una lettera al sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli, per voce di una di loro, Gabriella Mosca. Nella missiva chiedono di "poter svolgere il proprio lavoro" ed elencano le opere eseguite per risolvere le questioni emerse via via durante l’estate. Di seguito riportiamo il testo. Il locale è stato posto sotto sequestro preventivo mercoledì scorso

Vogliamo sottolineare, purtroppo, in queste poche righe, l’accanimento verso il Mia Beach con le circa 25 visite tra Vigili, Asl, Arpa, Polizia e Carabinieri. Oggi è raro incontrare imprenditori che ancora rischiano ed investono in attività nuove assumendo ben 44 ragazzi, forse non vale la pena……
No!, noi ci crediamo ancora e siamo sicuri che questo locale gestito da persone sane dia lustro alla nostra città. Questo locale attira gioventù sana offrendo, nel centro della nostra città, l’alternativa a viaggi notturni anche pericolosi verso la vicina metropoli alla ricerca di divertimenti che possono facilmente trovare al “Mia Beach”. Metropoli spesso foriera di episodi notturni non proprio edificanti, droga, risse. Al “Mia Beach” non esistono questi episodi! Chiediamo solo di poter lavorare eseguendo e mettendo a norma qualsiasi correzione ci venga richiesta. Che l’Italia sia diventata un paese dal quale fuggire? Dove nessuno più investe, destinata ad un lento ed inesorabile declino? Per noi non è così, per questo siamo certi, che tutti possano incoraggiare imprese sane come la nostra. Elenchiamo di seguito gli interventi da noi eseguiti per regolarizzare tutto ciò che è stato riscontrato:

-Posizionamento pannelli fono assorbenti;
-Studio posizionamento casse (anche se già ampiamenti nei parametri come da nostra relazione);
-Acquisto 2 spogliatoi dipendenti;
-Acquisto 4 bagni dipendenti:
-Chiusura cucine e depositi, con totale gestione esterna catering.

Inoltre contestiamo e smentiamo quanto purtroppo spesso udito riguardo ad altre tipologie di infrazioni accusateci: il Mia Beach non è una discoteca, la musica accompagna le serate ma non vi sono piste da ballo; i giorni e gli orari di apertura sono stati sempre rispettati con anzi, addirittura, chiusure anticipate.  Ribadiamo la nostra sempre totale disponibilità nel provvedere ad espletare qualsiasi altra eventuale richiesta ci venga fatta.
Cordiali saluti.

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Pubblicato il 21 Settembre 2012
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