Sequestrato il campeggio sul Lago di Varese
I carabinieri si sono presentati questa mattina, su disposizione dell'autorità giudiziaria, per sequestrare l'intera area del complesso
Sigilli al campeggio della società "I Sette Laghi Spa". I carabinieri si sono presentati questa mattina, su disposizione dell’autorità giudiziaria, per sequestrare l’intera area del complesso che si trova ad Azzate sulle sponde del lago di Varese, per presunti abusi edilizi. Interdetto anche l’accesso ai residenti.
Quello che doveva essere un villaggio turistico, con piazzole per caravans e case mobili, si sarebbe trasformato in un immenso abuso edilizio: secondo la procura di Varese (che ha richiesto il sequestro, firmato dal gip Giuseppe Battarino) è nato nel tempo un "vero e proprio quartiere illecitamente e completamente urbanizzato", per di più in riva al lago, in una zona di inestimabile bellezza e "sottoposta ad una pluralità di vincoli paesaggistici, idrogeologici e archeologici".
Il blitz dei carabinieri al villaggio della società "I Sette Laghi Spa" è scatatto questa mattina, 13 settembre.
Secondo i rilievi della indagini della procura varesina nell’intera area sarebbero state realizzate illegalmente "opere di urbanizzazione e impianti per la distribuzione del gas e la rete fognaria". La zona è stata affidata in custodia all’amministrazione di Azzate nella persona del sindaco.
A complicare ulteriormente la questione vi è il fatto che all’interno del villaggio, fra le tante piazzole vendute, vi sono anche quelle di persone che vi hanno preso la residenza e che all’interno abitano.
Le contestazioni sulle presunte irregolarità sono cominciate nel 2010 quando è arrivata una richiesta per la realizzazione di un area con "pontili, scivolo di alaggio e condutture per impianti". L’ufficio tecnico del comune di Azzate ha segnalato l’intervento e la Polizia Locale ha evidenziato il presunto abuso. Il comune ha sospeso i lavori e informato le autorità. Dai controlli è risultato che l’impianto fognario, che si trova anche su suolo demaniale, sarebbe "atto a trasformare caravan e case mobili in vere e proprie abitazioni di fatto prive di provvisorietà".
La questione era già finita di fronte al tribunale amministrativo perché l’istanza d’ingiunzione presentata dal comune era stata impugnata dalla società: il tar aveva sospeso fino ad ottobre le procedure. Nel frattempo, però, la situazione della società I Sette Laghi Spa è finita sotto l’attenzione dell’autorità giudiziaria anche per il suo profilo penale.
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