Con la marijuana dentro all’orto di famiglia
Pizzicato un 25enne "coltivatore" a Caiello: la sua serra era all'interno di un campo cintato, ma le piante alte due metri spuntavano anche all'esterno
Nel pomeriggio di mercoledì 10 ottobre gli agenti del Commissariato di Gallarate, diretto dal commissario capo Gianluca Dalfino, hanno denunciato in stato di libertà M.G., venticinquenne italiano con precedenti specifici residente in provincia, per coltivazione di piante di canapa indiana. Gli agenti hanno individuato un piccolo appezzamento agricolo in Via Campolongo, proprio a ridosso dell’autostrada nei pressi della barriera di Gallarate Nord; all’interno del campo, cintato da un’alta recinzione ed accessibile esclusivamente da un passaggio sterrato a sua volta chiuso con un cancello munito di lucchetto, è stata notata una serra di pochi metri quadrati, realizzata in pannelli di pvc trasparente e vetro. Al termine di prolungati appostamenti gli agenti hanno infine sorpreso M.G. intento a curare quattro piante di marijuana già alte oltre due metri, tanto che alcune fronde fuoriuscivano rigogliosamente dalle giunture dei montanti ed erano ben visibili dall’esterno. Per raggiungerlo è stato necessario scavalcare la recinzione dato che il ragazzo, nonostante gli agenti si fossero qualificati, si rifiutava di aprire il cancello. M.G., che risulta già gravato da precedenti specifici essendo anche stato tratto in arresto nel 2010 nell’ambito di una indagine per reati di droga, ha poi raccontato di avere acquistato dei semi nei Paesi Bassi e di avere avviato la coltivazione delle piante, approfittando dello spazio ricavato nell’orto di famiglia, lontano da sguardi indiscreti. Per lui è scattata la denuncia in stato di libertà, mentre le piante sono state rimosse e sequestrate, per valutare la quantità di principio attivo contenuto.
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