Humour a Gallarate, il teatro del sorriso (a volte amaro)

Al Maga, fino all'11 novembre, sono esposte le migliori tra le 600 opere inviate da mezzo mondo per l'ormai celebre concorso di satira e caricatura, quest'anno sul tema del teatro

Nelle sale del museo Maga di Gallarate le vignette risaltano con i loro colori accesi, come su un palcoscenico. È "teatro" la parola-guida che quest’anno ha spinto oltre seicento vignettisti da trentotto Paesi del mondo a inviare le loro opere per "Humour a Gallarate", il contest promosso dalla Pro Loco di Gallarate: il risultato è come sempre più che piacevole, conquista sorrisi, quest’anno forse un po’ più malinconici. E nella ricchezza di provenienze, piacevole è anche interpretare l’originalità del tratto grafico, certi motivi che ritornano nelle opere (come la semplicità di una certa tradizione dell’Europa orientale). Nella sezione caricature, i volti degli attori – Eduardo De Filippo, Dario Fo, ma anche autori e registi come Shakespeare e Monicelli – trovano varie e curiose rappresentazioni, a fianco dell’inossidabile Silvio Berlusconi (la cui figura pare intramontabile da questo punto di vista, nonostante una vignetta intitolata "uscita di scena").
I premiati: "Grand Prix Marco Biassoni" a Ivailo Tsvertkov, Bulgaria; "Premio Cava-Premio Maga Gallarate" a Istvan Kelemen, Ungheria; premio sezione Grafica Mesa Gumus Turchia; premio speciale della giuria Pol Leurs, Lussemburgo; premio sezione Satira Marco D’Agostino, Italia; premio dells giuria Chiorean Cornel-Marin, Romania; premio sezione Caricatura Max Ziemer, Brasile; premio speciale della giuria Nasrin Abdolsheykhi.

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Pubblicato il 29 Ottobre 2012
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