“Il mio bar al Belvedere? Non è la causa di tutti i mali”

Mi chiamo Massimo Malnati e sono titolare dell’Enoteca del Borgo di Azzate.
Volevo rispondere alle accuse che mi sono state rivolte da alcune persone nell’articolo sul degrado del Belvedere di Azzate.
Io ho messo i miei tavolini (40 posti a sedere) in una piccola porzione di piazza Ghiringhelli dal 1° giugno al 7 ottobre dove ho svolto il mio lavoro sempre e comunque nel rispetto dei regolamenti comunali che mi sono stati imposti. Chi mi accusa si è dimenticato di dirvi che per tutta l’estate i miei tavoli sono rimasti nella piazza oltre la mezzanotte al massimo quattro o cinque volte (il permesso era fino alle 2.00).
Conscio di essere nel giusto ho sopportato sempre tutto in nome del mio lume, anche quando mi hanno mandato i carabinieri perché sostenevano che io svolgessi la mia attività come abusivo e quando mi hanno mandato un controllo dell’ASL per verificare se la mia cucina avesse i requisiti (logicamente rilasciati in precedenza dall’ASL stessa) per svolgere la mia attività.
Purtroppo non posso andare a rintracciare tutte le persone che durante l’estate mi hanno fatto i complimenti perché finalmente qualcuno ha fatto qualcosa di interessante per valorizzare il belvedere che tra l’altro ho sempre tenuto pulito ed in ordine in quanto strumento del mio lavoro. Per concudere vorrei aggiungere che se fosse stato per le comitive di giovani che stazionavano nelle ore notturne ben oltre la chiusura del mio locale sarei di certo fallito in quanto le volte che hanno consumato da me si possono contare sulle dite della mano. Cordiali saluti
Massimo Malnati