Su Amsc si è fatto “uno scivolone”. Il centrodestra attacca

Pd e Sel riconoscono che l'azienda comunale ha sbagliato tempi e modi e correggono la rotta. Sciabolate con il PdL, il sindaco fa emergere altri numeri sul passato dell'azienda

La riorganizzazione di Amsc e i possibili licenziamenti scaldano anche il consiglio comunale: a distanza di dieci giorni dall’esplodere improvviso del "caso", la maggioranza di centrosinistra ha dovuto ammettere il passo falso fatto dall’azienda, mentre il centrodestra è andato all’attacco.
Il tema Amsc era onnipresente nella serata di lunedì, con la sala affollata proprio da diversi dipendenti (e dallo stesso Cda dell’azienda): si discuteva del futuro di Commerciale Gas, ma anche – su interrogazioni del PdL – di altri servizi, in particolare della piscina della Moriggia. A scaldare il dibattito fin dall’inizio non poteva che essere però il tema del lavoro. A dar fuoco alle polveri è stato Aldo Simeoni del PdL, che ha accusato il centrosinistra di aver dimenticato lo slogan "Dalla politica delle opere alla politica dei servizi": «La realtà di questi giorni è che due dipendenti Amsc sono stati licenziati senza nessun preavviso e speigazione» ha detto Simeoni». Mi chiedo se la situazione finanziaria disastrosa dell’azienda possa essere risolta con il licenziamento di due lavoratori, peraltro non in posizioni apicali». Simeoni ha anche citato la lettera molto critica verso l’amministrazione fatta girare dai dipendenti comunali nei giorni scorsi.

Il PdL ha anche provato a stuzzicare le forze di sinistra della coalizione che sostiene Guenzani. Una scelta che in realtà si è trasformata quasi in un assist: perchè così Sel e Pd hanno volto l’occasione per mandare un messaggio sul tema. «Mi fanno riflettere le modalità scelte: non si può licenziare per motivi economici e senza confronto» ha esordito Alessio Mazza, di SEL, che settimana scorsa si era presentato ai cancelli dell’azienda comunale per ascoltare i lavoratori. «Apprezzo il cambio di rotta, trovo sollievo nel leggere che si farà ogni sforzo per trovare posizioni organizzative alternative per i due lavoratori».  Ancora più chiaro il messaggio che è arrivato dal Pd, forse anche per rimettere la barra a dritta anche nei rapporti tra Comune e Amsc: «Penso che i licenziamenti siano stati uno scivolone – ha esordito il capogruppo Pd Giovanni Pignataro -. Credo che l’azienda se ne sia resa conto, il comunicato di venerdì sera era chiaro». Il tutto senza  comunque dimenticare, ha detto Pignataro, che «Amsc era sull’orlo del fallimento» e che senza una riorganizzazione delle spese e dei processi di lavoro si rischiava di andare a fondo. La vicenda Amsc si è confermata un passo falso anche perchè ha messo un po’ in ombra la settimana della cultura con Duemilalibri, su cui l’amministrazione ha investito molto anche in termine d’immagine, in particolare con la riapertura di Palazzo Minoletti. «Avrebbe meritato ben altra attenzione da parte della stampa» ha detto con una punta di delusione Giovanna Quadrelli, capogruppo della civica Città è Vita. Certo, però, era difficile non concentrare l’attenzione su un passaggio (un licenziamento per motivi economici in un’azienda a capitale pubblico) che rappresenta un caso curioso.

Tornando al merito della vicenda: per ora i due licenziamenti rimangono un’ipotesi vaga, probabilmente destinata a rientrare, a sentire i toni in maggioranza. Nel corso del dibattito si è tornati a dire più volte (come già nei giorni scorsi) che le lettere inviate ai due dipendenti «erano solo l’inizio di un percorso», non una scelta definitiva. Il sindaco Edoardo Guenzani ha comunque ribadito che «per garantire l’occupazione ad un’azienda in crisi serve garantire efficenza» e che in questo senso si lavora, a partire dal taglio dei costi e delle spese accessorie. Citando poi, ancora una volta, le spese di rappresentanza, con una nuova cifra riferita al periodo 2004 al 2007: «Perchè allora non c’era la stessa attenzione su quanto accadeva nell’azienda?» si è domandato il sindaco, rivolgendosi in primis ai banchi del PdL. Una mossa che – è ovvio – ha provocato ulteriore scontro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Ottobre 2012
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