Unesco: un giovane su otto è disoccupato

Secondo il decimo rapporto annuale dell’Unesco (Organizzazione della Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) il 20% dei giovani nei Paesi in via di sviluppo non hanno potuto seguire le scuole elementari e oggi si ritrovano senza alcuna qualifica. Si tratta di un vero e proprio esercito costituito da 160 milioni di persone adulte. E poiché la mancanza di professionalizzazione è una condizione devastante è urgente investire sulle competenze dei giovani. La forte disoccupazione giovanile è il riflesso di questa situazione, considerato che  un giovane su otto non ha lavoro e uno su quattro risulta impiegato ma non riesce a percepire un reddito sufficiente a portarlo al di sopra della soglia di povertà.
Le proiezioni dell’Unesco dicono che per i prossimi anni le prospettive non sono positive e che per questo gli obiettivi del Millennio (la cui scadenza è prevista nel 2015), appaiono una volta di più fuori portata. Ad oggi, 250 milioni di bambini in età scolare non sanno né leggere né scrivere; quanto agli adulti, sono 775 milioni gli analfabeti nel mondo. Di questi, i due terzi sono donne.