Alla ricerca di giovani scienziati: torna il Premio Filippini
Presentata la quinta edizione della competizione scientifica che coinvolge gli studenti di IV e V superiore della provincia. Molti e autorevoli i partner del progetto
Fisica, che passione! Sicuramente non sarà la frase più "twittata" o condivisa dai ragazzi, ma è quella che può far scattare la voglia di iscriversi alla quinta edizione del "Premio Filippini", un concorso riservato agli studenti del IV e V anno degli istituti superiori varesini.
A loro, Provincia, Ufficio scolastico, CCR di Ispra, Univa, Api, Istituto Nazionale di Fisica nucleare e Fondazione Visconti di San Vito di Somma Lombardo offrono la possibilità di immergersi con la testa e con la passione nel mondo della ricerca e della scienza con visite ai laboratori di Ispra per conoscere i progetti legati alla fisica e la scoperta del Cern a Ginevra ( in alternativa i laboratori del Gran Sasso o il Labec di Firenze) per toccare con mano le potenzialità di una scelta scientifica pura. Giuseppe De Bernardi Martignoni, Assessore all’Innovazione della Provincia di Varese: «Grazie alla collaborazione di tutte le realtà che contribuiscono ogni anno
Novantasette gli iscritti a questa quinta edizione che, però, potrà accettare solo 50 domande. Ci sarà, quindi, una preselezione scolastica che porterà i selezionati a sostenere un test che scandaglia la preparazione fisico-matematica e/o fisico-chimica da effettuare presso il proprio istituto. La seconda prova sarà un esame da sostenere direttamente all’Università di Fisica di Pavia nella sede locale dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare.
In palio un contributo per pagare le tasse universitarie e uno stage presso alcune aziende collegate. La Provincia riconoscerà un contributo anche alle scuole di provenienza dei primi tre classificati mentre la Fondazione Visconti di San Vito premierà anche il docente che ha preparato il vincitore.
Ai primi dieci classificati, infine, verrà offerto uno stage in azienda.
Il premio, istituito per ricordare la figura di Valerio Filippini, ricercatore nato ad Arsago Seprio ma sommese d’adozione, scomparso prematuramente.
Si tratta di un’occasione che vede collaborare istituzioni pubbliche e soggetti privati nel segno di una crescita scientifica e culturale dei ragazzi, più che mai da tutti auspicata soprattutto in un momento così delicato come quello attuale.
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