Matemagica, i giochi di prestigio di frate Luca Pacioli
Domenica 25 novembre (ore 17.30) si terrà nel salone di Varesecorsi la presentazione del libro di Vanni Bossi, pubblicato da Aboca e dedicato alla magia. Interverranno Antonietta Mira e Francesco Arlati
La magia – ma meglio sarebbe dire il gioco, l’illusione – entra nel cuore della città grazie a un libro pubblicato di recente da Aboca di Sansepolcro (Arezzo): “Mate-Magica – I giochi di prestigio di Luca Pacioli”.
Si tratta di un’opera scritta a più mani. Il principale autore, Vanni Bossi, di Castellanza, noto illusionista, studioso e storico della magia l’aveva avviata pensando, appunto, a un’analisi degli studi di Luca Pacioli, un religioso vissuto tra il Quattro e il Cinquecento, in buona sostanza il primo… prestigiatore ufficiale della storia italiana.
La scomparsa di Vanni Bossi, avvenuta quattro anni fa, ha indotto due suoi amici e allievi – Antonietta Mira, docente di statistica all’Università della Svizzera italiana e all’Università dell’Insubria, e Francesco Arlati, ingegnere, project manager dell’Enel – a completare il volume.
Vanni Bossi (foto sotto) è stato davvero un personaggio speciale: prestigiatore e illusionista sin dalla giovane età, amico dei “maghi” più famosi del mondo, dall’americano David Copperfield agli italiani Tony Binarelli e Silvan, ma soprattutto studioso e ricercatore e collezionista di libri antichi e rari. Lui, nativo di Gallarate, scrisse tra le altre cose una biografia di Gerolamo Cardano, medico, alchimista, filosofo, matematico,
originario – come pare – di Cardano al Campo, nel Gallaratese, del quale era riuscito a recuperare alcune prime edizioni delle opere. Per lungo tempo Vanni Bossi fu anche amatissimo presidente del Clam (Club arte magica) di Milano, associazione nella quale si sono formati molti maghi e prestigiatori lombardi. Ma soprattutto Vanni Bossi fu un ricercatore, come per esempio nel caso di un… mago famoso, quel Luca Pacioli, frate e matematico, di cui aveva intrapreso uno studio importante che purtroppo non riuscì a portare a compimento. Per lui l’hanno fatto due amici, Anonietta Mira e Francesco Arlati.
L’incontro varesino – il libro pubblicato da Aboca è già stato presentato in queste settimane a Pavia e alla biblioteca Braidense di Milano – darà modo all’associazione culturale “Il Cavedio”, promotrice dell’iniziativa, di organizzare un corso che sarà diretto dal giovane prestigiatore varesino Flavio Romano.
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