Governo in bilico, partiti al Quirinale
I rappresentanti del Pdl sono stati sentiti dal presidente della Repubblica che ha convocato gli altri vertici della maggioranza per decidere sul futuro dell'esecutivo
«Per noi l’esperienza del governo Monti è conclusa». Queste le parole del segretario del Pdl, Angelino Alfano alla Camera dei Deputati. Sono ore cruciali per il futuro del Governo Monti. I rappresentanti del Pdl sono già stati sentiti dal presidente della Repubblica Napolitano che ha convocato i vertici della maggioranza questo pomeriggio. Il capo dello Stato ha ricevuto anche i presidenti della Camera e del Senato e i leader del Pd e dell’Udc.
Alfano, nel motivare la decisione di togliere il sostegno al governo tecnico, ha parlato di «debito pubblico peggiorato, nessua strategia di sviluppo, Pil diminuito, tasse aumentate, crollata compravendita degli immobili. Ma gli errori principali a questo governo li ha fatti compiere il Partito democratico. Sulla riforma del mercato del lavoro, nonostante la disponibilità, il Pd si è piegato ai diktat della Cgil che a sua volta si è piegata ai diktat della Fiom. L’epilogo è stato il voto sbagliatissimo dell’Italia all’Onu sulla Palestina. Sempre per il cattivo condizionamento della sinistra a questo governo».
In aula la replica di Bersani: «La medicina per risolvere i mali dell’Italia non è Berlusconi. Oggi è venuta meno la speranza che il centro-destra italiano possa dare un mano al cambiamento del Paese. C’è l’amarezza per l’eterno ritorno di una strada che ci ha portato al disastro, mentre il Paese avrebbe un drammatico bisogno di una assunzione di responsabilità».
Al termine degli incontri il presidente della Repubblica ha diffuso una nota in cui si impegna a dare «al più presto puntuale ragguaglio al Presidente del Consiglio per discutere con lui tutte le implicazioni». Da parte dei vertici del Pdl è stato affermato l’impegno a «contribuire a un’ordinata conclusione della legislatura»
Crisi e politica post governo Monti potrebbero peggiorare la situazione debitoria dell’Italia e portare Standard & Poor’s a tagliarne il rating. Lo comunica in serata l’agenzia: «Notiamo – si legge in una nota – in particolare, l’incertezza riguardo al fatto che la prossima coalizione di governo resti fedele all’agenda di riforme economiche avviata dall’attuale esecutivo».
L’ex ministro affida al social network il suo commento sulle consultazioni avviate al Quirinale: "Crisi di governo: Napolitano incontra tutti tranne la Lega, unico partito di opposizione. Viva la democrazia! Via da Roma, prima il Nord"
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