Follia in strada, madre e figlio picchiati al semaforo
A scatenare l'ira dell'aggressore, e del fratello, la reazione della donna che spaventata da una manovra improvvisa e pericolosa aveva suonato il clacson
Due fratelli di Gallarate sono finiti in manette ieri mattina, dopo aver violentemente aggredito due persone – un uomo di 46 anni e la madre di 74 – al semaforo di via Vittorio Veneto, quartiere Cascinetta. I fatti sono avvenuti davanti agli occhi allibiti di alcuni passanti. Erano da poco passate le 11, e i due malcapitati stavano viaggiando in macchina, vicino al centro commerciale all’incrocio con via Sanzio.
All’improvviso si sono visti tagliare la strada da un’altra autovettura che, dopo una manovra azzardata e pericolosa, ha inchiodato all’altezza del semaforo.
La donna, che era alla guida, si è spaventata e ha reagito d’istinto suonando il clacson, gesto che ha scatenato l’ira del conducente, M.M.M., di 31 anni. Quest’ultimo è uscito dalla macchina e su tutte le furie si è sfilato la cintura e si è scagliato contro il figlio della donna, nel frattempo intervenuto nell’inutile tentativo di calmarlo. Vista la scena i presenti hanno dato l’allarme contattando il 113. A questo punto l’aggressore si è fermato ma soltanto per cercare rinforzi: è infatti risalito in auto, ha percorso poche decine di metri e ha caricato a bordo il fratello, M.M di 24 anni, che si trovava in un bar nelle vicinanze. Pochi istanti, una sgommata, l’ennesima folle manovra e i due sono ritornati all’incrocio. Questa volta, oltre all’uomo, hanno aggredito perfino la madre anziana che si era avvicinata al figlio per aiutarlo. Scatenata la furia i fratelli sono fuggiti cercando di far perdere le proprie tracce, fortunatamente i testimoni hanno fatto in tempo a identificare le targa e a consegnarla alla polizia, arrivata sul luogo dell’aggressione.
Gallarate – le notizie del rione Cascinetta
Gli agenti del Commissariato di Gallarate, diretto dal Vice Questore Aggiunto Gianluca Dalfino, hanno attivato le ricerche fino a rintracciare i fratelli nella loro abitazione. I due hanno cercato di negare un coinvolgimento con l’accaduto ma in Commissariato sono stati riconosciuti dai testimoni e dalle vittime e quindi arrestati con l’accusa di lesioni personali aggravate. I fratelli, conosciuti alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali e di polizia, tra cui reati contro la persona, il patrimonio, la pubblica amministrazione, in materia di armi, droga e guida in stato di ebbrezza, stati portati in carcere a disposizione della Procura della Repubblica di Busto Arsizio. Le vittime dell’aggressione sono stati soccorsi, hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni per il figlio e 25 per la madre.
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