Conclave: la carica dei lombardi

Un varesino, Attilio Nicora, tre brianzoli - Gianfranco Ravasi, Angelo Scola e Dionigi Tettamanzi - un milanese della cintura, Francesco Coccopalmerio, e un bresciano della val Camonica, Giovanni Battista Re. Ecco i 6 cardinali elettori (su 28 italiani) del nuovo Papa in arrivo dalla nostra regione

Un varesino, Attilio Nicora, tre brianzoli – Gianfranco Ravasi, Angelo Scola e Dionigi Tettamanzi – un milanese della cintura, Francesco Coccopalmerio,  e un bresciano della val Camonica, Giovanni Battista Re. Sono ben sei i cardinali elettori in arrivo dalla nostra regione tra i 28 italiani che entreranno in conclave per eleggere il nuovo Papa, a partire da martedì 12 marzo 2013. La "delegazione lombarda" rappresenta una compagine consistente nella già ampia delegazione italiana, che è la più numerosa dal punto di vista della provenienza nazionale, all’interno dei 115  cardinali di tutto il mondo chiamati a questo compito. 

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I cardinali lombardi al Conclave 4 di 9

Attilio NicoraIn prima fila per ordine campanilistico d’importanza c’è Attilio Nicora, varesino doc. Nominato nel 2003 da Giovanni Paolo II, Nicora è al suo secondo conclave: ha infatti partecipato anche a quello di Benedetto XVI. Ordinato nel 1964, il cardinale è stato anche rettore del seminario maggiore di Milano. Per lunghi anni è stato professore di diritto pubblico, ed è stato firmatario nel 1984 del nuovo Concordato fra Stato italiano e Chiesa cattolica. Il 19 gennaio 2011 Benedetto XVI lo ha nominato primo presidente dell’Autorità di Informazione Finanziaria, organismo di nuova istituzione voluto dal pontefice emerito perché controllasse ogni operazione finanziaria vaticana. Nicora è  inoltre membro del Consiglio della II Sezione della Segreteria di Stato, della Congregazione per i Vescovi, della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, del Pontificio Consiglio per i testi legislativi e della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano.

Oltre a Nicora, altri quattro sono i cardinali di provenienza lombarda, che hanno inciso o incidono ancora ora nella vita social-spirituale della regione.  Da segnalarte innanzitutto Angelo Scola, attuale Arcivescovo di Milano, che entra in conclave come uno dei più probabili "papabili": Scola, che fino a poco tempo fa è stato Patriarca di Venezia, è in realtà nato nella brianzolissima Malgrate, attualmente in provincia di Lecco, sua mamma si chiamava Regina Colombo e ha frequentato il classico al Manzoni di Lecco, prima di fare qualche anno di università al politecnico di Milano. 

Arcivescovo di Milano fino al 2011, quando passò il testimone proprio a Scola è stata anche Dionigi Tettamanzi (foto a sinistra), originario di Renate (attuale provincia di Monza e Brianza). Classe 1934, è diventato nel 1957, all’età di 23 anni, dall’allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, che poi diventò papa Paolo VI. Tettamanzi è professore di teologia morale al seminario di Venegono Inferiore dal 1959.

E’ brianzolo anche Gianfranco Ravasi (foto a destra), uno dei maggiori biblisticontemporanei. Nato a Merate nel 1943, ordinato presbitero per l’arcidiocesi di Milano il 28 giugno 1966 dal cardinale Giovanni Colombo, nel 1989 fu nominato Prefetto della Biblioteca Ambrosiana (, la grande biblioteca lombarda fondata dal cardinale Federico Borromeo) dove rimase fino al 2007. Ha lavorato anche a fianco dell’allora arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini, grande studioso come lui, e dal 1980 al 2002 tenne dei notissi e molto seguiti cicli di incontri di lectio divina presso il Centro Studi San Fedele di Milano.

Si può considerare della cintura milanese, invece, Francesco Coccopalmerio (foto a destra). Nasce a San Giuliano Milanese il 6 marzo 1938 ma passa la sua adolescenza nella parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Parabiago, paese dove il padre era segretario comunale. La sua èuna degli ultime nomine di Benedetto XVI: è diventato cardinale diacono di San Giuseppe dei Falegnami nel concistoro del 18 febbraio 2012.

L’ultimo lombardo arriva dalla Val Camonica: si tratta di Giovanni Battista Re (foto a sinistra), nato a Borno e diventato prespitero nelle mani dell’arcivescovo di Brescia nel 1957. E’ stato un "diplomatico della chiesa" e ha girato il mondo. Durante il conclave svolgerà i compiti che di solito spettano al decano del Collegio cardinalizio perchè è il cardinale elettore appartenente all’ordine dei vescovi da più tempo: decano (Angelo Sodano) e vicedecano (Roger Etchegaray) in carica infatti non sono elettori, avendo compiuto entrambi più di 80 anni.

Tra i cardinali non elettori, perchè già ottantenni, va segnalato inoltre anche  Giacomo Biffi, milanese, che è stato anche parroco a Legnano.

Cardinali al conclave: curiosità e statistiche

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Marzo 2013
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