Auto di lusso trafugate con la truffa del “Dottor Colombo”
Inchiesta con 7 arresti. Si fingevano professionisti che, per conto di aziende, dovevano prendere delle macchine a nolo, ma poi le rubavano e le rivendevano
Sette arresti, questa mattina, per un’inchiesta che ha scoperchiato un incredibile giro di truffe su auto in leasing, coordinata dal pm Massimo Baraldo, su ordinanza del gip Giuseppe Battarino, ed eseguite dalla guardia di finanza.
Un gruppo di truffatori, secondo le accuse, contattava società di leasing di Varese (ma non solo), presentava documenti contraffati, ma soprattutto mostrava improbabili clienti, che pur essendo dei figuranti, si presentavano come degli odontotecnici o professionisti, i quali avevano bisogno di auto di grossa taglia, per mostrare una certa rispettabilità. In realtà, erano “teste di legno” che si intascavano circa mille euro per la recita, e poi scomparivano di scena. Le vetture, invece che nelle mani di dentisti e avvocati, finivano a una banda che le portava in Svizzera, dove venivano immatricolate nuovamente e rivendute. In tutto, sarebbero almeno 50 i mezzi fatti sparire con questo raggiro. Una riffa di proporzioni enormi, che andava avanti da qualche anno, e che gli stessi complici avrebbero poi spostato anche su altri beni, come una grossa barca e si parla anche di cavalli.
Tra gli arrestati, quello che la procura ha individuato comeLa banda faceva contattare le società di leasing da uno degli organizzatori, prefigurando futuri e redditizi contratti. Per allettarle, l’uomo fingeva di essere un broker che, per conto di grosse aziende, doveva procurare alle stesse le auto in leasing. Secondo le accuse, diceva di chiamarsi “Dottor Manuel Colombo”, stimato professionista di Bergamo, navigato e onesto consulente. E invece, dietro al “Dottor Colombo”, c’era una piccola selva di furbetti che collaborava nelle operazioni furbesche. Per intenderci, si parla di auto come una Bmw X6, del valore di 83mila euro. A ogni affare, corrispondeva spesso un ritrovo per scambiarsi informazioni davanti all’ippodromo di Varese. Sono state le società di leasing a sporgere denuncia, dopo una serie di episodi, in cui la vettura veniva presa, e pagata solo nei primi mesi, ma poi spariva. Tra gli arrestati c’è poi tale Mauro Collini, 55 anni, di Bardello, "colletto bianco" che preparava la carte contraffatte su partite iva e altro, costruendo in pratica l’identità dei prestanome, i quali erano in realtà suoi amici e parenti. Le partite iva, ad esempio, erano aperte da poche ore, ma venivano subito retrodatate per costruire la messinscena. Dei 7 arresti concessi dal gip, 4 sono in carcere e 3 ai domiciliari.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città





Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.