
I Giovani Democratici contro le minacce al pm
I giovani del Pd si schierano con Agostino Abate contro le minacce di un gruppo di skinheads varesini: "Lo invitiamo ad un incontro con l'Anpi"
«Mancano due settimane al 25 aprile e ci tocca leggere di minacce di morte nei confronti di un magistrato che ancora oggi, nel 2013, si trova a dover perseguire gruppi neonazisti presenti in provincia. Comportamenti di questo genere sono sempre da condannare, figuriamoci quando poi arrivano da ambienti di estrema destra». Così Aureliano Gherbini, Segretario provinciale dei Giovani Democratici in merito alle minacce ricevute nei giorni scorsi dal Sostituto Procuratore di Varese Agostino Abate. «Denunciamo con fermezza questi vili attacchi nei confronti di chi rappresenta l’autorità giudiziaria – rincara Gherbini – e ci schieriamo a difesa del PM Abate minacciato da appartenenti a gruppi di estrema destra che contro ogni principio democratico e rispetto storico per il nostro Paese si rifanno ancora ad ideali di fascismo e nazismo».

«Contatteremo la sezione provinciale dell’Anpi e chiederemo al PM Abate se vorrà essere presente ad un incontro pubblico». Ad annunciare l’iniziativa è Tommaso Pòlice, Presidente della Direzione provinciale dei Giovani Democratici. «È ormai chiaro che fatti di questo genere denotano non solo una propensione alla criminalità (“Digos se voi siete il bene siamo felici di essere criminali” si legge in rete, ndr) ma probabilmente una vera e propria mancanza di rispetto per le Istituzioni e per i principi per cui i nostri padri costituenti si sono tanto battuti».
«Se prima seguivamo i processi di mafia e ‘ndrangheta, probabilmente dobbiamo iniziare a farlo anche per quelli riguardanti questi tipi di reato». Così Massimo Brugnone, ex Coordinatore regionale del movimento antimafie “Ammazzateci Tutti”, oggi attivo tra le file dei Giovani Democratici. «La protezione maggiore che si può dare ad un magistrato è stargli vicino e non lasciarlo mai solo, tenendo accessi i riflettori sul suo lavoro. Sarà anche un piccolo segnale, ma dovesse servire saremo in aula accanto a chi la giustizia la persegue e ben lontani da chi si dichiara contro».
«Non si può più far finta di non vedere e rimanere silenti per paura anche solo di parlare della possibile presenza di fascisti e neonazisti». Conclude il Segretario provinciale Gherbini: «Come Giovani Democratici ci schieriamo apertamente dalla parte del PM Abate, delle Istituzioni, e contro qualsiasi forma culturale e criminale di neonazismo o fascismo di sorta».
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