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Palaghiaccio, meglio i pattini a rotelle
I genitori dei ragazzi dell'Accademia Bustese di Pattinaggio chiedono che la struttura di Beata Giuliana venga trasformata in un palazzetto per i pattini a rotelle: "Ci sono oltre 200 ragazzi da sistemare, il ghiaccio costa"
Una lettera all’amministrazione per chiedere che la struttura di Beata Giuliana non venga usata per farne un palaghiaccio. A scriverla sono i genitori dei pattinatori e delle pattinatrici dell’Accademia Bustese di Pattinaggio, una società che conta centinaia di ragazzi che si dedicano a questa disciplina e primeggiano da sempre in diverse categorie. Un accorato appello, dunque, perchè il palazzetto della Provincia lasciato a metà possa essere trasformato nella casa del pattinaggio su rotelle invece che su lame. La motivazione è nota, attualmente la società sportiva è costretta ad allenarsi ed esibirsi nel tendone Palariosto, la tensostruttura provvisoria diventata stabile.
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I genitori dei 200 ragazzi ricordano che l’Accademia organizza anche due importanti eventi nei prossimi mesi come i campionati italiani (5-6-7 luglio), la Busto Battle (27-28-29 settembre) e il Festival sui pattini. Tutte queste manifestazioni richiamano molti ragazzi e molte famiglie anche da fuori e – dicono i genitori – hanno bisogno di spazi adeguati. Secondo questo gruppo di sostenitori dell’idea, inoltre, si potrebbe risparmiare anche qualche soldo rispetto alla gestione di una pista di del ghiaccio che ha costi decisamente superiori.
Nel frattempo la situazione non si è ancora sbloccata. Nè dalla Provincia, nè dal Comune non è ancora giunta l’indicazione definitiva sia sul destino della struttura che sulla conclusione dei lavori. Già da tempo, infatti, è in atto un dibattito sull’opportunità o meno di portare a termine il progetto originario del palaghiaccio, oppure cambiarne la destinazione d’uso finchè si è in tempo. L’assessore alle opere della Provincia aveva dato tempo fino a dicembre 2012 per prendere una decisione ma quei termini sono ormai scaduti da un pezzo.
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