Sea Handling, i sindaci del Cuv a Milano. “Servono risposte sull’occupazione”
Nell'incontro a Milano presenti anche Bonomi e il socio privato F2i di Vito Gamberale. Preoccupazione anche per altri comparti aeroportuali, dalla Lepanto al catering
Sul caso di Sea Handling i sindaci del Cuv hanno incontrato oggi il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il presidente di Sea Giuseppe Bonomi e l’ad di F2i Vito Gamberale. Sul tavolo, appunto, la situazione di Sea Handling in attesa della decisione dell’Unione Europea sull’istanza presentata dal Comune di Milano e Sea per ottenere la sospensiva della decisione della Commissione Europea che ha considerato come aiuti di Stato gli aumenti di capitale per 360 milioni di euro di Sea a favore di Sea Handling.
Pisapia ha ribadito il massimo sforzo dell’Amministrazione, in ogni sede giurisdizionale e istituzionale, per ottenere la sospensiva della sanzione in attesa della valutazione del ricorso di merito, che è già stato presentato. Nel calendario degli sforzi per centrare una soluzione, è stato fissato, per il 3 maggio, un incontro con i parlamentari europei che successivamente vedranno il Commissario Europeo alla Concorrenza Joaquin Almunia. È stato poi sottolineato che la conferma del ministro agli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi potrà garantire continuità all’azione che il Governo ha già avviato negli ultimi mesi presso le istituzioni europee per arrivare ad una soluzione positiva della vicenda.
«Abbiamo richiesto l’incontro odierno con tutti i soggetti interessati per una conclusione condivisa» spiega il vicesindaco di Casorate Sempione Tiziano Marson, che rappresentava la presidenza del Cuv all’incontro (i sindaci dell’area di Malpensa "ruotano" alla presidenza). Marson ricorda i piani di riduzione o privatizzazione della società che sono emersi e le «altrettante rassicurazioni» sulla salvaguardia occupazionale. Ma la situazione – attacca – è preoccupante: «Purtroppo si inizia a sacrificare i lavoratori dell’indotto, vedi il caso della cooperativa Lepanto le cui dipendenti tra pochi giorni saranno tutte lasciate a casa licenziate, e alle quali si dovrà pur dare una prospettiva occupazionale che certamente non può essere data dai comuni. In più i lavoratori del settore catering stanno avvertendo l’avvicinarsi del pericolo della perdita del posto di lavoro». Duro e provocatorio il giudizio finale di Marson: «Malpensa rappresenta il fallimento di dieci anni e più di politica territoriale e del lavoro, l’unico che sembra aver le idee chiare sulla questione sembra essere proprio Vito Gamberale». Il rappresentante del Cuv saluta comunque con ottimismo il percorso avviato con il Comune di Milano.
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