Due anni al consulente del tribunale corrotto
Pena minima per l'ingegnere bustocco che aveva indotto un imprenditore coinvolto in una causa civile a consegnargli 5000 euro per poter ottenere una relazione tecnica a lui favorevole
Aveva intascato una tangente da 5000 euro approfittando del suo ruolo di consulente del giudice ed è stato condannato a 2 anni di reclusione. La sentenza del tribunale dei Busto Arsizio in rito abbreviato chiude così la vicenda giudiziaria di R.H., l’ingegnere bustocco che ha chiesto e poi intascato la mazzetta da 5 mila euro da un imprenditore coinvolto in una causa civile per il quale aveva promesso una relazione tecnica a lui favorevole. Peccato che l’imprenditore, dopo la proposta indecente del consulente (condannato per il nuovo reato di concussione per induzione), abbia rivelato tutto alla polizia giudiziaria che hanno organizzato la consegna del danaro al fine di arrestarlo in flagranza di reato. E così è avvenuto il 24 ottobre dello scorso anno quando l’ingegnere è finito in carcere. Oggi la condanna secondo la nuova normativa sulla concussione per induzione che, comunque, prevede una pena più lieve rispetto a prima. Per questo il pubblico ministero Cristina Ria aveva chiesto 2 anni e 4 mesi di reclusione.
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