Rogo dei libri, mai più: gli Amici di Angioletto li regalano agli studenti
Ottant'anni fa la distruzione in pubblica piazza delle opere degli scrittori non allineati al regime nazista. L'associazione che ricorda il partigiano bustocco ha deciso di commemorare quel momento buio della storia
10 maggio 2013. A 80 anni dal rogo dei libri compiuto a Berlino dai nazionalsocialisti, l’Associazione “Amici di Angioletto” segnala alle scuole di Busto Arsizio questa data da ricordare e invita studenti e docenti a sviluppare ricerche e approfondimenti , a promuovere iniziative volte a contrastare ogni forma di intolleranza culturale a ritirare un libro che l’Associazione dona ad ogni istituto scolastico della città presso la sede di P. Trento Trieste nell’Aula “Ali della Libertà”. Per l’occasione l’associazione ricorda anche il fondatore della biblioteca di Busto Arsizio, professor Roggia.
Era il 10 maggio 1933, sull’Opernplatz di Berlino, avvenne il più grande rogo di libri considerati dai nazisti contrari allo "spirito tedesco". Nelle fiamme bruciarono Thomas ed Heinrich Mann, Heine e Brecht. Aveva ragione Heinrich Heine. "E’ stato solo un preludio", scrisse l’allora ventenne, commentando il rogo di libri inscenato nel 1817 alla Wartburg dagli studenti delle corporazioni patriottiche, decisi a eliminare scritti a loro avviso estranei alla "cultura germanica".
Heine aveva aggiunto: "Dort wo man Bücher verbrennt, verbrennt man auch am Ende Menschen" (Là, dove si bruciano i libri, si finisce col bruciare anche gli uomini).
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