PdL: “Caianiello licenziato, vertici Amsc prendano atto della sentenza”
Dopo che il giudice del lavoro ha assegnato all'ex presidente in quota PdL un risarcimento da 87mila euro, il PdL commenta e chiede una presa d'atto di responsabilità
La sentenza che ha disposto un risarcimento per Nino Caianiello licenziato da Amsc fa discutere: «Il primo atto significativo della nuova governance di AMSC Impianti & Servizi, insediatasi a seguito delle elezioni del 2011, vinte dal Centro-Sinistra con una campagna elettorale con attacchi rivolti proprio nei confronti dell’ex Direttore Generale, è stato proprio il licenziamento dello stesso» ricorda il PdL nel suo comunicato. «A distanza di poco meno di due anni, arriva la sentenza che di fatto “boccia” il primo atto della gestione amministrativa della squadra voluta dalla maggioranza guidata da Guenzani. Il nostro Sindaco, da politico navigato e soprattutto da buon attendista, ha sicuramente fiutato la pericolosità politica della vicenda e ha reagito nel modo che gli ė più congeniale. La scelta ė stata quella di tentare di spostare l’attenzione sull’azione di responsabilità nei confronti del vecchio management di AMSC, di cui si parla ormai da due anni senza che nulla di concreto, se non le costose consulenze finora resesi necessarie, ha prodotto».
Secondo il PdL l’atteggiamento del sindaco è «un modo per prendere le distanze da Girardi e Praderio, senza doverlo ammettere in modo plateale». E sul ruolo di Girardi, allora presidente di Amsc I&S, il PdL giudica «curioso come lo stesso Girardi oggi si defili, scaricando il barile sul suo “compagno di banco" Praderio»: «Ci pare paradossale, anche perché negli ambienti democratici del governo gallaratese, l’importo che oggi AMSC dovrà pagare, dato che costituisce una perdita certa, verrebbe definito "democraticamente" un danno per la società e richiederebbe, sempre secondo gli usi attuali, quantomeno l’attivazione di un consulente per valutare la portata del danno». E ancora il PdL punta il dito sul «silenzio dei rappresentati del PD, di SEL e Città è Vita (se è ancora in vita), i quali evidentemente non hanno digerito il risvolto della sentenza e soprattutto non vogliono compromettersi difendendo una situazione che ai più appare insostenibile».
La richiesta finale è esplicita: «Chi ha deliberatamente licenziato, democraticamente, si assuma le sue responsabilità che sono innanzitutto politiche prima che amministrative. E ora, ora ci aspettiamo che chi oggi governa sia coerente con quanto ha predicato in questi mesi.Ipotizzerà una azione di responsabilità nei confronti della nuova gestione di AMSC?»
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