Cambio appalto a Cargo City, scatta il presidio
Sindacati autonomi e di base contestano le misure introdotte dai subappaltatori della logistica in aeroporto. "Soluzione positiva solo se si accetta il confronto sul merito"
In estate, come ogni anno, a Malpensa si riapre il fronte del lavoro a Cargo City, con i cambi di appalto nel settore della logistica. Sindacati autonomi (Cub Trasporti e Flai) e confederali (Cgil, Cisl e Uil) hanno avviato da lunedì sera un nuovo presidio permanente nell’area merci dell’aeroporto di Malpensa. I sindacati puntano il dito su Malpensa Logistica Europa, principale operatore della logistica nello scalo sulla «Logitec, affidataria della commessa», che ha scelto di subappaltare il lavoro «a cooperative prive di qualsiasi esperienza nel settore». Conseguenza del cambio di appalto, dicono le sigle sindacali, sono le modifiche dell’inquadramento dei lavoratori: «Quest’anno, Coros (che non è il nome di un dio greco), l’ultima cooperativa paracadutata da Roma, attivando una “fertile” creatività, è giunta a proporre: riduzione organica senza ammortizzatori (praticamente licenziamenti in tronco), non rispetto dell’inquadramento previsto dal CCNL, non pagamento dei primi tre giorni di carenza malattia, non pagamento della pausa, e altre misure tanto odiose quanto inefficaci per il miglioramento del processo produttivo».
Per questo i sindacati fanno appello alla stessa MLE, a fronte anche di un quadro in cui il settore cargo a Malpensa "regge" e in parte compensa la contrazione sul versante dei passeggeri: «Il conflitto, che inevitabilmente si apre, può trovare soluzione positiva solo di fronte ad un accordo che veda MLE misurarsi nel merito così come fanno aziende normali, guidate da un Management normale (magari con un protagonismo attivo della proprietà che a tutt’oggi è colpevolmente assente). Il lavoro in Cargo City c’è ed è destinato a crescere quantitativamente e qualitativamente, così come confermato anche dagli ultimi dati di rilevamento. Questo atteggiamento rinunciatario nuoce alla stessa azienda».
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