Frates, saluti di circostanza e partenza per gli Usa

Foto con bandiera biancorossa di ordinanza e parole di circostanza per Fabrizio Frates nella sua prima giornata ufficialmente varesina. Il coach milanese – respinte le domande sul suo passato burrascoso all’Olimpia («storia passata: ho la coscienza pulita») si è detto orgoglioso di aggiungersi al lungo elenco di allenatori passati per la sua nuova panchina e voglioso di tornare a lavorare da capo coach. Frates ha parlato di «inizio di una storia nuova» rispetto alla stagione scorsa e per il momento chiede di non fare paragone tra la squadra di Vitucci e la sua, ancora in procinto di nascere («Se mai li faremo con la rosa completa»).
Per questo il tecnico partirà domenica per gli Usa e raggiungerà Simone Giofré con cui assisterà alle Summer League. «Liste di nomi ne abbiamo già fatte – confessa Frates – ma speriamo di partire avendo già le risposte di quei giocatori (Ere, Sakota, De Nicolao) che vorremmo trattenere: in quel caso avremo ben definito l’elenco di giocatori che ci servirà». Se infatti tutto andasse come delineato la delegazione varesina andrebbe alla ricerca di play, guardia e pivot titolari (Green e Dunston non rimarranno, a Banks è già stato dato il benservito) e solo in seguito verrebbe completata la squadra. La partecipazione al torneo di qualificazione all’Eurolega di inizio ottobre (ora per ospitare la competizione è favorita Vilnius, città del Lietuvos Rytas) costringerà ad anticipare i tempi con il raduno già fissato al 19 agosto.
Il contratto di Frates è un biennale con clausola di uscita da ambo le parti al termine del primo anno: «Mi auguro però che nessuno la eserciti: c’è un cammino da costruire e spero sia lungo e comune». Inutile domandare all’allenatore l’ammontare del suo stipendio («Non lo dico nemmeno alla fidanzata» scherza ndr); potrebbe comunque essere tra i 90 e i 100mila euro netti a stagione.

DALMONTE A ROMA – Intanto il quadro degli allenatori di Serie A si è completato oggi con la panchina di Roma. Non ci sarà più Marco Calvani, capace di portare l’Acea in finale scudetto (nonostante un ritorno di fiamma recente) bensì Luca Dalmonte, semifinalista con Pesaro due anni fa e assistente di Simone Pianigiani al Fenerbache nell’ultima stagione. Molti tifosi di Varese si erano auspicati proprio il baffuto allenatore romano per il dopo Vitucci, preferendolo a Frates nei commenti e nei sondaggi.