Pegoraro, il vigile con l’ossessione della vendetta
Giuseppe Pegoraro, 61 anni, diceva di aver subito un'ingiustizia, ma la condanna di primo grado aveva ato ragione al comune. Viveva per il lavoro e non aveva famiglia
Il lavoro era tutto per lui. Giuseppe Daniele Pegoraro, 61 anni, (nella foto) detto «Il Peg», scapolo e senza figli, è un dipendente di lungo corso del comune di Cardano al campo, ed è stato anche il comandante della polizia locale. Laureato, è nato il 19 marzo del 1952, e da qualche giorno era stato sospeso dal servizio. Non accetava di rimanere a casa. Era stato destinato alla sospensione senza stipendio, ma con l’assegno alimentare che permette comunque di sopravvivere. Pegoraro era rimasto coinvolto nell’indagine della guardia di finanza per truffa e peculato, poiché secondo le accuse i vigili urbani timbravano il cartellino ma poi non rispettavano gli orari di lavoro. La vicenda era stata per lui drammatica, come per gli altri colleghi coinvolti. Dopo la condanna in primo grado, al tribunale di Busto Arsizio, si era riunita la commissione disciplinare che doveva stabilire se reiterare, o meno, la sospensione cautelativa dal servizio, che il vigile aveva subito ma che aveva potuto sopportare grazie a uno spostamento ai servizi ecologici. La commissione, che comprende anche un rappresentante del comune di Cardano al campo, aveva tuttavia deciso di sospenderlo dal servizio per altri sei mesi, provvedimento che Pegoraro aveva appellato, tramite il suo legale, il 17 di giugno. Pochi giorni fa, era stato nell’ufficio del suo avvocato per la causa civile e aveva deciso di preparare una memoria difensiva, che aveva redatto egli stesso. Secondo alcuni testimoni, era stata proprio questa sospensione dal comune ad addolorarlo di più, perché riteneva che in comune dovessero avere più riguardo nei suoi confronti, poiché era conosciuto e aveva lavorato una vita in quel posto.
«Noi lo chiamavamo il Peg – afferma l’ex sindaco Mario Aspesi – e devo dire che era una persona laureata, colta». Pegoraro è un esperto di armi, secondo alcune testimonianze è anche istruttore al poligono di tiro, e in effetti le armi che aveva con sé al momento dell’arresto testimoniano la sua volontà di usare una potenza di fuoco. 
Il suo stato di salute negli ultimi giorni si era evidentemente deteriorato. «Io non posso vivere così, capisci? Questa cosa a me non la dovevano fare» ha detto una donna che si occupa della raccolta rifiuti, incontrata prima delle 9. Poco dopo, Mario Ielpo, un cardanese, l’ha incontrato mentre si trovava accanto alle siepi nel retro del comune. «L’ho chiamato – racconta – gli ho detto ‘comandante, cosa fai lì’? Era bianco in faccia, aveva un’aria da spavento. Mi ha detto, Marietto vai via…vai via…Io ho pensato che voleva salire in comune e prendere a schiaffi qualcuno, ma non ho visto armi. Aveva una cartellina blu, abbiamo parlato un po’ ha detto che doveva vedere l’avvocato».
A un’altra ragazza, incontrata sulla piazza, ha riferito queste parole: «Io non ho famiglia, ma gli altri? Io sono più fortunato dei colleghi che hanno licenziato». Ma forse questo essere senza una famiglia che lo aiutasse ed elaborare la vicenda, non è stata la sua fortuna, ma la sua condanna. (Nella foto Pegoraro agli arresti)
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città





Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.