Whirlpool firma l’accordo che apre la pace sindacale

Il piano di ristrutturazione industriale aveva alzato le barricate dei lavoratori, in particolare per le decisioni prese sullo stabilimento trentino. Ora si apre un percorso nuovo

Il piano di riorganizzazione industriale di Whirlpool, aveva subito fatto alzare le barricate dei sindacati ma oggi è stato compiuto un passo importante verso la pacificazione. A scatenare le rappresentanze dei lavoratori era stato l’intero piano, anche se favorevole al sito produttivo varesino: il progetto aziendale prevede, infatti, lo spostamento delle produzioni attualmente presenti nello stabilimento di Trento nei siti di Casinetta di Biandronno e di Wroclaw in Polonia e la chiusura della fabbrica del side by side di Cassinetta. Una decisione giudicata inaccettabile dai sindacati soprattutto per quanto riguardava la chiusura del centro trentino.
A partire dall’1 luglio era cominciata anche a Cassinetta la mobilitazione con scioperi e assemblee. Martedì 9 luglio c’era stata anche una grande manifestazione dei lavoratori, per la quale erano arrivati anche 6 pullman dalla sede di Trento, accolti dagli applausi dei colleghi di Comerio e Cassinetta ma anche dalle rappresentanze di Siena e di Napoli. La famiglia dei lavoratori Whirlpool era scesa in strada e dal centro di Gavirate si è snodata in un corteo che ha costretto a chiudere la statale 394.
Adesso però arriva la notizia dell’accordo: è stato firmato nella sede istituzionale della Provincia Autonoma di Trento dai sindacati, dalla stessa Provincia e dall’azienda. Un momento decisivo perché sancisce l’inizio di un percorso condiviso che porterà alla graduale dismissione del sito produttivo Whirlpool di Spini di Gardolo. L’accordo costituisce infatti una cornice formale che determina l’apertura di tavoli tecnici intorno a tre temi principali: il piano sociale, la riqualificazione del personale, e la riconversione del sito industriale.
Sul tema della riconversione, l’azienda dichiara nell’accordo la propria disponibilità ad aprire un percorso di confronto al fine di affiancare e supportare la Provincia stessa nella verifica e nel sostegno delle opportunità di re-industrializzazione del sito, proprio in considerazione dell’interesse dichiarato dalla Provincia Autonoma di Trento e dalle Organizzazioni Sindacali di mantenere vivo il tessuto manifatturiero sul territorio.
Un percorso che sembra aprire le porte alla pacificazione, anche sul territorio varesino. Francesca Morichini, responsabile delle relazioni industriali Whirlpool per l’area europea, ha spiegato: «Valuto positivamente questo accordo, raggiunto in tempi brevi anche grazie alla trasparenza del dialogo con interlocutori determinati nelle trattative ma sempre composti e corretti, anche nella protesta, aperti al confronto e alla ricerca di soluzioni condivise. Questo ci permetterà ora di lavorare con maggiore serenità in questi frangenti difficili, per individuare insieme le migliori soluzioni per tutelare lavoratori, azienda e territorio».

Stefania Filetti, responsabile del coordinamento delle rsu Whirlpool, spiega: «purtroppo questa non è una vittoria perché parliamo sempre della chiusura di un impianto produttivo – dice la sindacalista – ma, se nelle votazione dell’accordo firmato da Whirlpool, Provincia di Trento e le delegazioni sindacali che i lavoratori faranno venerdì 12 luglio il testo dovesse passare, saremo almeno riusciti a ritardare e ammorbidire l’impatto dei licenziamenti e a tamponare significamente la chiusura dello stabilimento con la prospettiva di una rindustrializzazione»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Luglio 2013
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