Legambiente: “Con il calo di passeggeri abbandonare la terza pista”
Dopo l'ennesimo risultato negativo per quanto riguarda il traffico a Malpensa, i vertici del Cigno Verde continuano a premere affiché si abbandoni il progetto della terza pista dello scalo
A Malpensa crollano i passeggeri trasportati a luglio, uno dei mesi più importanti della stagione, del – 6,1% rispetto allo stesso mese del 2012. Lo scalo della brughiera perde 114 mila passeggeri, tanti, se si pensa che già nel 2012 rispetto al 2011 il segno fu ancora un meno -3,2%. Neppure Linate tiene perdendo lo 0,8% del traffico passeggeri a Luglio di quest’anno. Malpensa è l’unico scalo italiano che perde traffico da due anni, a dimostrazione che la crisi morde in particolare sull’anello debole della SEA. E’ questo uno dei tratti negativi dell’eredità lasciata da Giuseppe Bonomi al nuovo management recentemente nominato dal sindaco Giuliano Pisapia. Gli altri sono l’insuccesso dello sbarco in borsa e la grave crisi di Sea handling dovuta al sussidio indebito, in contrasto con le norme europee, di 360 milioni di euro per proteggere Sea handling dalla concorrenza.
Dalla crisi di Sea si esce soltanto abbandonando l’inutile e faraonico piano di investimenti da 1,3 miliardi di euro nel quale è prevista anche la terza pista a Malpensa, in pieno parco del Ticino visto che le due piste attuali sono utilizzate solo al 40%. E rendendo più compatibili ambientalmente gli scali di Malpensa e Linate ed una maggiore efficienza con un management più aperto al territorio.
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