Regola sull’età media, braccio di ferro in Lega Pro
Fa discutere la regola sull'età media e anche in casa Pro Patria c'è chi l'appoggia come il dg Ferrara, e chi la respinge come capitan Serafini
Lo sciopero dei calciatori indetto dall’Associazione Italiana Calciatori in relazione alla regola dell’età media voluta dalla Lega Pro continua a far discutere e addirittura la prima giornata di campionato, prevista per domenica 1 settembre, potrebbe essere rinviata. Molto si deciderà all’assemblea di Lega di giovedì 29 agosto, dove si troveranno di fronte i vertici della Lega Pro e i presidenti delle squadre che ne fanno parte. Intanto la Pro Patria prepara l’appuntamento di domenica contro la Cremonese, aspettando che arrivino risposte dal "Palazzo". Ma se da una parte il direttore generale Raffaele Ferrara si dice favorevole a questa riforma, dall’altra c’è capitan Matteo Serafini, classe 1978, che è decisamente contrario. Il regolamento imporrebbe un’età media (25-26 anni per la Prima divisione, 24-25 per la Seconda) per chi scende in campo per accedere ai contributi e partecipare ai ricavi.
«Per ora preferiamo non esprimerci come società – ha affermato il dg Ferrara – aspettando l’assemblea di Lega. Io però non sono contrario a questa nuova regola, anche perché non è un obbligo. Chi lo farà riceverà un contributo, ma nessuno impone che l’età media di una squadra debba per forza essere di 24 anni. Io vengo dal settore giovanile e l’idea di dare spazio ai giovani l’ho sempre seguita e la mia mentalità è quella».
Di tutt’altro avviso il capitano della squadra, Matteo Serafini, 35enne: «Credo che sia una regola discriminante, che penalizza i più vecchi ma anche i più giovani. Anche chi ha meno anni e adesso ha la possibilità di giocare, tra qualche anno si troverà nella stessa situazione; qualcuno ha già iniziato a capirlo. Credo che se un ragazzo ha qualità e merita di giocare è giusto che veda il campo ogni domenica, ma questo non lo deve imporre un regolamento. Chi ha le capacità per fare il professionista giocherebbe comunque anche senza limitazioni di età».
Intanto a Firenze, sede della Lega Pro, è in atto un vero e proprio braccio di ferro tra Macalli e Ghirelli, rispettivamente presidente e direttore della Lega, e l’associazione calciatori con il presidente Damiano Tommasi schierato in prima linea.
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