Catalano (M5S): “Reddito di cittadinanza per i lavoratori Sea Handling”
Il deputato bustocco del MoVimento 5 Stelle propone la creazione di un fondo che salvi i 2500 lavoratori nel caso in cui la multa dell'Ue giunga alla fase attuativa chiudendo di fatto, la società di servizi aeroportuali
“A causa delle politiche attuate da Sea e del Comune di Milano e delle violazioni accertate dalla Commissione Europea, Sea Handling, società di servizi di assistenza a terra ad aeromobili e passeggeri su Milano, è sull’orlo del fallimento e con essa sono a rischio 2.500 posti di lavoro. Per cercare di uscire da questo vicolo cieco noi del MoVimento 5 Stelle proponiamo l’istituzione di un reddito di cittadinanza per i lavoratori di Sea Holding e a tale scopo presenterò una proposta alla Camera”. Lo dichiara il deputato del MoVimento 5 Stelle Ivan Catalano, vice presidente della Commissione Trasporti.
“Tale progetto – aggiunge Catalano – è da prendere in considerazione in ragione del fatto che le sospensive richieste dal Comune di Milano al TAR della Lombardia, e accettate con una sentenza, sono state ritenute dalla Commissione Europea non conformi alla giurisprudenza dell’Unione. Ne deriva che la multa da 450 milioni di euro nei confronti di Sea Holding, se giungerà alla fase applicativa, rappresenta una somma che, in sostanza, significa “chiusura”. Intanto il Governo Italiano si è cosi visto costretto dal provvedimento europeo a impugnare la sentenza del Consiglio di Stato sperando che, nel frattempo, il Comune di Milano trovi una soluzione idonea alla problematica. Tra i possibili paracadute ci potrebbero essere la vendita delle quote societarie possedute da Sea Spa, oppure un suo assorbimento di parte del personale lasciato a casa.
Ma, in ogni caso, si tratterebbe di soluzioni parziali e – prosegue -, nel malaugurato caso in cui si giunga al crack e al dramma di 2.500 lavoratori che resterebbero senza posto – prosegue il deputato del M5S -, chiediamo che venga istituito da parte dello Stato un fondo denominato “Reddito di cittadinanza Sea handling”, il quale attingerebbe dal fondo di solidarietà, dalla liquidazione della società stessa e da altre eventuali finanze che lo Stato verserebbe a titolo di risarcimento. Il Fondo Sea H. – spiega Catalano – andrebbe ad assicurare ai lavoratori una finestra temporale garantita di stipendio. In cambio, il lavoratore dovrà professionalizzarsi o seguire corsi di specializzazione che gli garantiscano di poter essere reimpiegato sul mercato del lavoro.
Tale Fondo smetterebbe di sostenere i soggetti nel momento di una nuova assunzione o a fronte di loro inadempienze. Tutto questo – conclude Catalano – è pensato allo scopo di far sì che da un fallimento possa conservarsi in un’opportunità di nuovo reddito per le famiglie”.
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