Ospedali: in sei anni persi più di 350 posti letto

Da un'analisi realizzata dalla Camera di Commercio emerge la progressiva contrazione di offerta per la degenza in provincia. Il nostro territorio tra i più "poveri" della Lombardia

 Una lenta inesorabile discesa. Negli ultimi anni Varese ha continuato a perdere posti letto ospedalieri. Mentre nel 2006 aveva una disponibilità di 3.402 letti, nel 2011 poteva contare su 3012 posti e l’anno successivo ne perdeva ulteriori 76 con una diminuzione conseguente dei ricoveri ( dai 110.506 del 2011 ai 106.748 del 2012).

L’analisi è stata fatta dall’Osservatorio della Camera di Commercio di Varese che ha analizzato la situazione ospedaliera provinciale, comparandola con quella regionale. La provincia si trova ad avere un’offerta di degenza inferiore a quella di Milano, Brescia, Sondio, Cremona, Lecco e Pavia. Proprio quest’ultima è il territorio con la maggior ricchezza di letti ospedalieri  con una media superiore a 5,5 posti per mille abitanti, contro la media varesina di 3,5 e il 3,2 di Como. 

In otto anni, dunque, la nostra provincia è passata da 4 letti ogni mille abitanti a 3,53. Una contrazione che è legata a una diminuzione progressiva delle attività dato che parzialmente spiegabile con la riduzione delle strutture: in provincia, dal 2006 ad oggi gli ospedali pubblici sono rimasti 10 mentre quelli privati sono scesi da 8 a 7.
Circa i giorni di degenza, si è passati dai 949.235 del 2011 ai 916.309 dello scorso anno, con una saturazione ( occupazione dei posti letto) dell’8,5% in aumento  ( la media Lombarda è dell’80,9%)
 
Quanto alle principali cause di morte, sempre secondo l’osservatorio della Camera di Commercio, le malattie del sistema circolatorio sono all’origine del decesso di 29,7 abitanti ogni 10.000, un livello superiore alla media lombarda ma inferiore a quella nazionale, mentre le patologie tumorali hanno colpito 26,5 cittadini su 10.000 al di sotto della media lombarda.
Tra le altre cause di morte per i cittadini varesici ci sono le malattie del sistema respiratorio, le malattie dell’apparato digerente e quelle del sistema nervoso. Queste ultime, però, incidono in modo nettamente inferiore rispetto alle prime due casistiche.

La fotografia, comunque, comprende il territorio nella sua globalità senza una distinzione, per esempio, tra Nord e Sud della provincia. L’offerta di quest’ultima, per esempio, è decisamente più ricca rispetto a quella che si ha dal capoluogo verso Nord.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Settembre 2013
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