Villa Calderara, nuovo progetto per giovani e famiglie
Exodus ha chiesto di modificare il progetto per il recupero della villa sulla collina di Cedrate, inizialmente rivolto all'inserimento lavorativo di persone in difficoltà
Cambia il progetto di Exodus per il recupero di Villa Calderara a Cedrate: non più un centro per l’inserimento lavorativo (con annessa residenza) come prevedeva il progetto originale, ma un centro educativo per adolescenti e famiglie. La modifica del progetto è stata approvata dal Comune – proprietario della villa – e ora dovrà essere ratificata da una nuova convenzione, prima dell’avvio dei lavori sulla villa.
«Il progetto sociale non prevede più una unità offerta per inserimento lavorativo, Villa Calderara sarà centro educativo rivolto ad adolescenti e famiglie», spiega l’assessora ai servizi sociali Margherita Silvestrini. «Non comprenderà più la residenza, ma sarà un luogo con più servizi: sportello di ascolto, laboratori artistici e musicali rivolti ai ragazzi». Un nuovo progetto più in linea con la nuova vocazione di Exodus richiamata da don Mazzi, che ha detto di voler “costruire oratori del terzo millennio” e puntare maggiormente sulla prevenzione del disagio giovanile. Secondo Silvestrini, poi, la nuova vocazione del centro «viene incontro alle crescenti esigenze educative, che richiedono anche di far lavorare più in rete le diverse figure professionali e gli spazi». Exodus userà il centro sulla collina di Cassano – che ha alcuni saloni e un ampio spazio circostante – anche come spazio per momenti conviviali, come matrimoni o battesimi, recuperando così anche nuove risorse.
Le foto – Villa Calderara, storica villa di proprietà comunale
La modifica del progetto è stata per ora fatta con una delibera di giunta (ma servirà una nuova convenzione), Silvestrini sottolinea anche come il nuovo progetto vada «più incontro alle preoccupazioni dei cittadini» (una parte dei residenti della zona non vedeva di buon occhio la comunità d’inserimento lavorativo, temendo la presenza di persone che avevano avuto problemi di tossicodipendenza). «Rimarrà anche la commissione paritetica» che coinvolge anche i residenti del quartiere sulla collina, che era anche una richiesta delle opposizioni. Non vi saranno modifiche, infine, alla parte del progetto che riguarda l’uso pubblico, ribadisce Silvestrini: rimarranno a disposizione del Comune e dei cittadini il parco e alcuni spazi della villa. Il recupero della villa sarà sostenuto economicamente da Exodus, sarà attuato in tre fasi diverse (aprendo man mano gli spazi recuperati), la convenzione sottoscritta ha durata di 10 anni.
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