Al via la nuova Stagione Concertistica dell’Università dell’Insubria
Il primo appuntamento della rassegna curata da Corrado Greco è per lunedì 21 ottobre , alle ore 18, con “Capolavori tra Classicismo e Romanticismo”
Le note struggenti del Romanticismo, i grandi classici, la musica da camera, ma anche proposte assolutamente nuove, come un omaggio alle sonorità indiane e brasiliane e un concerto dedicato al cinema del Primo Novecento, arricchiranno il cartellone musicale della Stagione Concertistica dell’Università dell’Insubria 2013-2014.
«I nostri appuntamenti musicali sono ormai una tradizione in città – ha dichiarato il maestro Corrado Greco, direttore artistico della rassegna (foto a lato)– e con particolare soddisfazione ho potuto constatare la disponibilità del rettore professor Alberto Coen Porisini, e del direttore generale dottor Marino Balzani, nel volerla mantenere, incrementando anzi il numero degli appuntamenti, che dai tradizionali sette sono passati a otto. Come sempre l’offerta è diversificata per generi musicali e organici, in modo da poter essere accessibile a tutti e non solo agli esperti. Quest’anno, poi, assisteremo a singolari novità, come l’esecuzione di musiche della tradizione indiana e brasiliana, e un particolare concerto “multimediale” con la proiezione di film muti sincronizzati dal vivo».
Tutti i concerti si svolgono nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria, via Ravasi 2, a Varese, sono a ingresso libero e gratuito e aperti alla cittadinanza.
Il primo concerto è in programma lunedì 21 ottobre 2013, alle ore 18, “Capolavori tra Classicismo e Romanticismo” con opere di Ludwig van Beethoven, Franz Schubert e Antonín Dvořák, con il duo Alberto Maria Ruta, al violino e Antonello Cannavale, al pianoforte. Intimità e struggimento sono il fil rouge di questo programma musicale che nella formazione strumentale violino-pianoforte evoca la travolgente attrazione tra maschile e femminile. Virtuosismo ora accigliato ora tenero della prima Sonata di Beethoven, con le audaci variazioni e il buonumore danzante del Rondò finale. Le due “Sonatine” di Schubert e Dvořák sono specchio dell’animo (per l’uno) e gioiosa elaborazione di motivi popolari (per l’altro).
Un inedito omaggio alla sonorità indiana, eseguito con i tipici strumenti della musica orientale, attende il pubblico nel “Tributo a Ravi Shankar”, nel secondo concerto in programma venerdì 22 novembre 2013, ore 18, con Giovanni Mareggini, flauti; Simone Beneventi, marimba e percussioni e Stefano Grazia, tablas indiane. Questo spettacolo apre uno spaccato della storia musicale recente, quello che ha visto numerosi compositori abbracciare le filosofie e le pratiche zen estremo-orientali, in primis quelle della tradizione musicale indiana con un doppio risvolto: da una parte con le composizioni di alcuni di quei compositori occidentali che hanno rielaborato materiali musicali di tradizione orientale (Alec Wilder, Gareth Farr, Lou Harrison), dall’altra con le opere del grande maestro indiano Ravi Shankar, il compositore e suonatore di sitar indiano più noto al mondo, divenuto famoso per aver rivolto lo sguardo all’Occidente con la sua partecipazione al Festival di Woodstock nel 1969 e per le collaborazioni con i Beatles.
Concerto prenatalizio, in programma giovedì 12 dicembre 2012, alle ore 18.00. “Napoli e Venezia, Concerti nel Barocco italiano” sulle note di Alessandro Scarlatti; Leonardo Leo; Andrea Falconiero; Antonio Vivaldi; Giuseppe Tartini. A esibirsi è il “Collegium Pro Musica”, una formazione specializzata nel repertorio musicale barocco, eseguito secondo lo stile dell’epoca e con l’uso di copie di strumenti originali; l’ensemble musicale è composto da: Stefano Bagliano, flauto e concertazione; Gabriele Bellu e Valerio Giannarelli, violini; Erich Oskar Huetter, violoncello; Federico Marincola, tiorba e chitarra barocca; Antonio Frigè, clavicembalo.
L’inusuale combinazione di viola, clarinetto e pianoforte si potrà ascoltare nel concerto in programma venerdì 31 gennaio 2014, ore 18. Claudio Mansutti, clarinetto; Margherita Cossio, viola e Federica Repini, pianoforte, membri dell’“Ensemble Variabile”, si esibiranno sulle note di Wolfgang Amadeus Mozart, Max Bruch e Robert Schumann. L’Ensemble nasce da un’idea di Claudio Mansutti con l’intento di unire un gruppo di musicisti della Regione Alpe Adria al fine di eseguire repertori cameristici che prevedano diverse formazioni. I musicisti che ne fanno parte sono artisti vincitori di concorsi che si dedicano allo studio della musica cameristica in maniera approfondita e non occasionale. L’Ensemble Variabile oltre che in Italia ha recentemente suonato in Francia, Spagna, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovenia.
“Musica e cinema”, suggestioni d’inizio Novecento, per il quinto concerto in programma venerdì 21 febbraio 2014, ore 18. Il duo “Piano x2”, al secolo Rossella Spinosa e Alessandro Calcagnile, suonano dal vivo su capolavori del cinema muto. Il concerto si apre infatti con quattro film musicali, opere strumentali per duo pianistico, composte da Casella nel 1915 dopo visioni cinematografiche della guerra. Segue la proiezione di un cortometraggio del 1915 ispirato ad uno dei più commoventi episodi di “Libro Cuore”, “Il piccolo scrivano fiorentino”, di De Amicis, per l’occasione sonorizzato dalla compositrice Rossella Spinosa. A seguire la partitura di Satie per il film di René Clair, manifesto del cinema dadaista, proiettato la prima volta come intermezzo di uno spettacolo di balletti svedesi: un succedersi di immagini che si articolano sulla base di assonanze plastiche e dinamiche. Chiude il programma la visionaria opera prima di Buñuel, realizzata con la collaborazione di Salvador Dalì, capolavoro del surrealismo e del cinema d’avanguardia: il film rappresenta una serie di situazioni oniriche legate fra loro secondo la logica dell’inconscio e sarà accompagnato dalle note di Astor Piazzolla.
Ritorno al classico con il concerto in programma il primo giorno di primavera, venerdì 21 marzo 2014, alle ore 18. Il tradizionale repertorio di musica da camera con Antonín Dvořák e Wolfgang Amadeus Mozart è interpretato magistralmente dal Quartetto di archi “Archimede”, composto da Enzo Ligresti, violino; Corrado Genovese, violino; Gaetano Adorno, viola; Benedetto Munzone, violoncello e dal virtuoso Darko Brlek, clarinetto.
Un gradito ritorno: infatti nel concerto di venerdì 11 aprile 2014, ore 18, si esibirà l’Orchestra da Camera Ferruccio Busoni, complesso storico fondato nel 1965, una delle prime orchestre da camera sorte in Italia nel dopoguerra e la più antica della regione Friuli Venezia Giulia, diretta da Massimo Belli e per l’occasione con il solista Stefano Maffizzoni al flauto. Nel concerto dal titolo: “Classicismo e raffinatezza” l’ensemble eseguirà brani del compositore settecentesco Luigi Boccherini; la celebre “Eine kleine Nachtmusik” di Mozart; la serenata per archi di Edward Elgar, considerato il padre della musica inglese del Novecento, e la Fantasia Pastorale Ungherese di Franz Doppler.
Chiusura di Stagione dai ritmi sudamericani, con il concerto “Quitanda Brasilera: A Night of Brazilian Choros and Bossa Nova”. Il “João Silveira Quarteto” – composto da João Silveira (flauti), Luiz Claudio Sousa (chitarra), Rafael Abdalla (contrabasso) e Leandro Lui (batteria) e con la partecipazione di Mario Carbotta, flauto – intratterrà il pubblico con i coinvolgenti ritmi di samba, bossa nova e choro.
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