La fabbrica delle carte di credito false
L'hanno scoperta i carabinieri della compagnia di Rho, dopo varie denunce contro due fratelli italiani. Dentro alla loro casa c'era tutto l'occorrente per creare le carte false, ma c'erano anche pistole e targhe false
Una piccola fabbrica dei falsi, capace di produrre carte di credito falsificate in quantità, grazie a software e telefoni cellulari "craccati". Era la piccola attività di famiglia di G.C. e D.C. due fratelli italiani (il primo 41enne, il secondo 44enne) fermati dai carabinieri di Lainate. I militari sono arrivati ai due tramite indagini partite da diverse denunce contro i due e – una volta entrati nella casa – hanno scoperto il laboratorio di falsificazione, oltre a diverso materiale interessante, comprese due pistole.
Nell’abitazione i militari hanno trovato complessivamente 28 carte di credito falsificate appartenenti a vari circuiti bancari, 12 carte di credito in bianco, provviste di banda magnetica, quindici telefoni cellulari, un notebook con software per la falsificazione delle carte di credito e documenti d’identità, un lettore di bande magnetiche, una stampante per contraffarre carte di credito. Se questo era l’armamentario della "fabbrica dei falsi", interessante è anche il resto del materiale ritrovato dai carabinieri: due pistole utilizzate come piccoli lanciarazzi, una coppia di targhe false e anche la onnipresente droga, 20 grammi di hashish e un bilancino di precisione per pesare lo stupefacente. Dopo gli atti di rito i due falsari sono stati portati in carcere a Busto Arsizio.
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