Maria Chiara Gadda: “Basta morti nel Mediterraneo”

La deputata democratica chiama in causa l'Europa e fa proprio il monito di Papa Francesco lanciato proprio dall'isola siciliana. Alla Lega, che tira in ballo il ministro Kyenge e la presidente Boldrini: "Becere strumentalizzazioni"

La strage di migranti avvenuta a largo di Lampedusa quest’oggi è al centro dell’intervento della deputata del Pd Maria Chiara Gadda che sottolinea come non sia il momento di strumentalizzare quanto accaduto ma quello di agire per fermare questa tragedia continua che avviene sotto gli occhi di tutto il Paese. «La tragedia accaduta oggi a Lampedusa è inaccettabile. Il monito di Papa Francesco “neanche più un morto nel Mediterraneo”, deve diventare una priorità delle istituzioni nazionali ed europee. E’ giusto regolamentare e disciplinare il fenomeno migratorio, mettere bene in chiaro i diritti e i doveri, ma con fermezza dobbiamo chiedere all’Europa di non essere più assente e non lasciarci soli ad affrontare questa emergenza umanitaria», lo afferma Maria Chiara Gadda, deputata del PD, commentando la tragedia avvenuta stamane al largo dell’Isola dei Conigli a Lampedusa.

«E’ su questa base che si deve condurre un dibattito lucido e realistico sul tema, ben lontano dunque dalle becere strumentalizzazioni esternate oggi dalla Lega Nord contro Laura Boldrini e Cécile Kyenge, accusate di essere responsabili di questa tragedia. Al di là di un cinismo politico così squallido, quanto accaduto oggi a Lampedusa non può lasciare tranquille o ancora peggio indifferenti le nostre coscienze di donne e uomini. Il nostro mare, la terra di Lampedusa, non possono continuare ad essere la tomba dei senzanome, di sogni bruciati e di speranze annegate nell’indifferenza. Credo sia doveroso ringraziare il sindaco di Lampedusa e gli amministratori locali per il loro enorme sforzo nella gestione degli sbarchi. Il loro impegno è un esempio per chi fa politica, ma ci ricorda come chi lavora sul territorio non possa essere abbandonato, e debba sentire vicino il supporto dello Stato».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Ottobre 2013
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