Centocinquanta compostiere gratis
Iniziativa del Comune per abbassare la pressione fiscale: ridotta la tassa sulle seconde case
Compostare per ridurre i rifiuti e, al tempo stesso, avere dell’ottimo concime naturale. Non è l’uovo di Colombo ma è la via verso la quale si stanno indirizzando diverse località, incentivando la pratica dell’uso delle compostiere. Col 2014 il Comune di Cuasso al Monte lancerà un programma ancora più ambizioso: le prime 150 famiglie che faranno richiesta di una compostiera la riceveranno in uso completamente gratuito. Sulla base del successo o meno dell’operazione (tutto dipenderà infatti dalla sensibilità della cittadinanza) l’Amministrazione acquisterà altre compostiere che saranno poi cedute ad un prezzo contenuto. L’obiettivo è, naturalmente, quello di ridurre la percentuale di frazione umida che oggi viene raccolta separatamente e inviata al trattamento, accanto alla raccolta differenziata di vetro, plastica, carta e verde ingombrante. «Più alto sarà il valore di recupero ai fini del riciclaggio naturale degli scarti vegetali di cucina – riassume il sindaco Massimo Cesaro – tanto più alta sarà la riduzione della tariffa per la raccolta dei rifiuti». In un tempo in cui fra imposte e tasse sulla casa, sui rifiuti, sui servizi generali, ci si trova davanti ad un aumento dei costi, uno sconto proprio sulla tariffa della raccolta non è proprio da… buttare.
L’iniziativa a favore del compostaggio domestico fa il paio con altre due decisioni assunte dalla giunta comunale. Entrambe riguardano le seconde case ma in misura diversa. I genitori che cedono ai figli – o i figli che cedono ai genitori – una seconda casa in uso, per viverci abitualmente (non deve trasformarsi cioè in una residenza di vacanza o occupata solo saltuariamente durante l’anno) non dovranno più pagare l’Imu – o qualunque altra imposta la sostituisca – a carico del secondo immobile se questo può essere trasformato in prima casa per chi vi andrà ad abitare. L’altra decisione nasce dopo una serie di accertamenti che l’Amministrazione ha condotto sul regolare pagamento di alcune tariffe, come consumo d’acqua, tassa sui rifiuti urbani o la vecchia Ici. Le verifiche hanno permesso di eliminare alcune ridotte fasce di evasione contributiva ma in alcuni casi gli accertamenti hanno consentito di sanare errori verificando la buona fede dei contribuenti. Un’iniziativa per raggiungere una maggiore equità insomma, rimediando anche ad alcuni errori. Questioni burocratiche a parte la notizia è che con i fondi raccolti è stato possibile ridurre l’imposta sugli immobili-seconde case visto che il coefficiente moltiplicatore passa da 9 a 8,5.
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