Frates: “Bella reazione, il vento cambierà”
Il coach ringrazia i giocatori per l'impegno e li assolve per il finale. "Coleman? Spero guarisca". Voti: bravi Scekic e De Nicolao che però falliscono sul più bello
Coach Fabrizio Frates da già per certo l’addio alla coppa dopo il girone di andata e probabilmente ha ragione lui, perché con due vittorie da recuperare sulle squadre che precedono, la faccenda si fa veramente difficile: «Siamo anzitutto dispiaciuti di uscire dalla Coppa così, senza aver avuto Ere e Coleman in due delle tre partite giocate in casa. E questa sera siamo stati anche sfortunati su qualche episodio come quel tap in sul tiro di Sosa; però ho poco da recriminare perché la squadra ha mostrato la sua faccia migliore e ha combattuto per tutta la partita. Ho chiesto sforzi a tutti sia per minutaggio sia per ruolo ma Ulm è stata brava a mettere “il sale sulle ferite” laddove – in posizione di guardia e sotto canestro – avevamo più lacune. E purtroppo abbiamo sbagliato l’ultimo tiro con Ere».
Ricostruzione che non ci trova d’accordo, perché sarebbe bastato non sbagliare in una delle tre circostanze finali per portarsi a casa un successo. Frates però difende la scelta dell’ultimo tiro e spiega così le altre: «Ebi era la prima scelta e si è preso un tiro che lui sa segnare; l’alternativa era Clark che ha fatto la rimessa proprio per andare a prendersi l’eventuale scarico. In precedenza quando Scekic ha concesso quel tap in non era deconcentrato. Semplicemente è uscito un tiro di Sosa che sembrava fosse una violazione dei 24” e solo per sua fortuna ha sfiorato il ferro cadendo in mano a Ulm. De Nicolao infine poteva prendersi una soluzione differente, ma se avesse segnato avrebbe chiuso la partita. E non dimentichiamoci che ha 21 anni e che gli è stato spesso chiesto il sacrificio di giocare fuori ruolo. Non gettiamogli croci addosso, perché lui e il resto della squadra questa sera hanno avuto voglia di giocare e di lottare. Possiamo fare meglio ma la voglia di reagire c’è stata. Ora ci sono tre giorni per preparare la partita con Brindisi, altra capolista: serve un ulteriore sforzo per tanti. Ma il vento cambierà».
Intanto c’è il rischio di giocare ancora senza Coleman: «Io spero che guarisca presto: ha fatto mille esami e sta facendo le terapie adatte… è chiaramente un problema non averlo in campo ma mi auguro che lo si possa risolvere… magari anche con un miracolo che ce lo restituisca per Brindisi anche se è molto difficile. E d’altra parte non credo sia possibile in modo diverso rispetto all’aspettarlo, a meno che non arrivi un sovvenzionatore che all’orizzonte non vedo».
PAGELLE
Scekic 6 (Partitone, macchiato da quel tap in concesso nel finale e risultato decisivo)
Sakota 6,5 (Spinto dalla curva ritrova la mano calda che gli conosciamo: continui così)
Rush 5 (Sparacchia da tre, fa spesso scelte sbagliate. L’atletismo non basta)
Clark 6 (Non impressiona, ma svolge il suo compito. E segna due volte nel digiuno finale)
De Nicolao 6 (Simile a Scekic: una scelta scriteriata rovina una serata per il resto più che positiva)
Hassell 4,5 (Una delle peggiori partite da quando è a Varese: Plaisted lo domina a lungo)
Ere 5 (Tante cose, ma i punti mancano. Sfiora l’eroismo con la tripla, ma poi sbaglia l’ultimo tiro)
Polonara 5,5 (A corrente alternata, non incide nel momento clou).
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