PdL e Magarò all’attacco: “Praderio si dimetta”

L'importo sottratto alle casse di Amsc dal cassiere infedele era considerevole. E se il presidente dell'azienda vede il caso come prova dell'efficacia dei controlli interni introdotti, le opposizioni pensano il contrario

Dimissioni del presidente, dopo il caso del dipendente infedele che ha rubato quasi 800mila euro. Le chiedono a gran voce il PdL e Quintino Magarò. La denuncia contro il cassiere infedele è partita proprio dai vertici di Amsc, ma secondo l’opposizione si è trattato di un intervento tardivo: «Si chiarisca come può essere successo che, come appreso dalla stampa, un cassiere si appropri di denaro pubblico per un lungo periodo senza che nessuno se ne sia mai accorto, se non dopo un ammanco cospicuo come quasi 800mila euro», attacca il PdL attraverso il consueto canale Facebook, rivolgendosi anche al sindaco Guenzani, rappresentante del Comune azionista di Amsc: «Ora il sindaco Guenzani convochi il presidente Praderio a discutere (e non semplicemente a leggere il compitino svolto a casa) in Consiglio Comunale e si confronti in un dibattito. Ora il sindaco Guenzani prenda atto dell’inadeguatezza del presidente Praderio». Di qui la richiesta di dimissioni, condivisa anche da Quintino Magarò.
Da un lato il presidente di Amsc Praderio ha rivendicato il fatto che il cassiere infedele sia stato scoperto grazie alle procedure di controlli interni avviate negli ultimi anni, al contrario il consigliere comunale della Lista Mucci-Orgoglio Gallaratese parla di «una palese inadeguatezza gestionale». In caso di mancato intervento del sindaco Magarò annuncia che presenterà con un «esposto al Prefetto di Varese, in cui venga sollecitata la Procura della Repubblica ad effettuare un’istanza di commissariamento dell’azienda Amsc».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Novembre 2013
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