“Varese con te”, la tombola dell’amicizia e mille modi per dare una mano

Intervista a Michele Graglia, presidente dell'associazione che con l'assistenza domiciliare gratuita agi ammalati oncologici da anni offre un servizio inestimabile a chi necessita di cure e ai familiari

Ci  sono eventi che scandiscono  il trascorrere del tempo e se essi, pur essendo piccoli, per la loro natura costituiscono espressione di amore per il prossimo, di solidarietà umana e sociale, allora diventa  dovere del cronista richiamarli all’attenzione della comunità. E’ quello che facciamo oggi dopo che "Varese con Te" ha  rivolto l’invito a partecipare alla Tombola  dell’amicizia in programma nel pomeriggio di sabato 24 novembre al Collegio De Filippi. La Tombola con la sua cadenza annuale fornisce anche l’occasione per il  punto sull’attività di un’associazione che con l’assistenza domiciliare gratuita agi ammalati oncologici da anni  offre un servizio inestimabile a chi necessita di cure e ai familiari. Ne parliamo con Michele Graglia che guida Varese con Te.

Presidente, innanzitutto vorremmo ringraziare l’intera vostra squadra per l’impegno che mette nella sua missione. Può ricordare come è composta?
E’ composta da medici palliatori (2), infermiere professionali (2) e uno psicologo. A questa esperta equipe medica si affianca il gruppo dei volontari per l’assistenza al malato ed il gruppo dei volontari che si occupa di tutte le attività di raccolta fondi, organizzazione di eventi per diffondere la conoscenza della nostra Associazione.

Qual è invece  il compito più importante di chi  ha  la responsabilità  del cammino e dello sviluppo di "Varese con Te”?

Il compito di tutto il Consiglio e mio personale come Presidente è certamente quello di garantire che, pur in scenari esterni in continuo cambiamento, il nostro operato continui a portare l’aiuto ai malati ed alle loro famiglie con lo stesso spirito che ha fatto nascere Varese con Te più di 20 anni fa: asisstere con umanità e competenza chi soffre per garantire dignità anche nel momento più difficile e terminale dell’esistenza. Si è concluso da pochi giorni un Corso per Volontari, organizzato dalla nostra Associazione con il contributo della Fondazione Comunitaria per il Varesotto, al quale hanno partecipato circa cinquanta aspiranti volontari. E’ la dimostrazione che ciò che facciamo è condiviso da tante persone che vogliono donare un po’ di aiuto. Certamente non tutte queste persone si sentiranno, dopo questo primo periodo formativo, di continuare in una attività difficile ed emotivamente forte, ma la grande partecipazione registrata garantisce vitalità per il futuro di Varese con Te.

La comunità ha sempre risposto  con generosità, oggi ci sono segnali di difficoltà anche nel mondo del volontariato, del sostegno economico a tutti coloro che sono  meno fortunati. In che misura voi ne risentite e come riuscite a rimediare?
Certamente la crisi economica diffusa non risparmia neppure le attività di assistenza come la nostra. Per questo motivo è fondamentale il nostro impegno per cercare di individuare nuove strade che garantiscano comunque un servizio di grande qualità, come negli anni ci è stato riconosciuto dalla comunità della nostra città.

La mano pubblica con l”Hospice del "Circolo" si è inserita nel circuito assistenziale, ma molte famiglie nel momento difficile della malattia  vogliono vicinissimi, in casa, i loro cari e si affidano a voi conoscendo le vostre capacità…
Ogni famiglia deve avere la possibilità di assistere il parente malato nel modo che ritiene più adatto alle proprie esigenze: purtroppo il nostro "mercato" non cala di domanda e ogni realtà può operare offrendo le proprie peculiarità.

Non si tratta di un doppione assistenziale di troppo, ma di una  azione che ha  chiari punti in comune. Sembrava che ci fosse la possibilità quanto meno di un coordinamento: si è andati avanti nella ricerca di una intesa?
Continuo ad essere convinto che, anche in settori di volontariato e assistenza al malato, si debbano cercare sinergie e coordinamento. Credo sarebbe necessario per questo una "regia" che ad oggi non vedo. Noi comunque continueremo a lavorare per cercare collaborazioni per un servizio sempre migliore e più diffuso.

Molti cittadini vi sono grati, vi dimostrano simpatia, ma non possono intervenire alla “Tombola dell’Amicizia". Vorremmo ricordare loro che  anche il mare della solidarietà è fatto di gocce, tutte sempre gradite, in qualsiasi momento dell’anno, quando "Varese con Te" combatte in  silenzio la buona battaglia..
Siamo noi che dobbiamo ringraziare le tante persone che ci stanno vicino e ci aiutano a continuare la nostra opera. La tombola è una delle occasioni, ma ci sono mille modi per darci una mano e noi non smetteremo mai di ringraziare tutti coloro che ci seguono.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Novembre 2013
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