Che fine ha fatto la Città Metropolitana? Farioli e Centinaio si confrontano

I due primi cittadini di Busto e Legnano si sono incontrati per fare il punto su quale sia il progetto della città metropolitana milanese e le strategie per rafforzare il territorio dell'altomilanese

Venerdì mattina, anche a seguito del mandato a suo tempo ricevuto dai rispettivi Consigli comunali, il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli e il sindaco di Legnano Alberto Centinaio si sono incontrati per verificare le iniziative assunte e da assumere in merito alla necessità di garantire, nella complessa dinamica di riorganizzazione istituzionale in atto, la massima valorizzazione del territorio dell’Altomilanese. Tutto ciò anche, se non soprattutto, alla luce dei progetti legislativi in itinere, con riferimento all’istituzione della Città Metropolitana.
Dopo aver svolto una breve disanima in merito alla riorganizzazione dei servizi di interesse comune, si è concentrato su una pur sommaria valutazione del testo come licenziato dalla commissione della Camera. Il testo, nella sua odierna formulazione, risulta, a parere di entrambi, assolutamente non in grado di rispondere alle specifiche e particolari direttive che a suo tempo i due Consigli comunali di competenza, pur partendo da contesti oggettivamente diversi, avevano formulato. Si è quindi convenuto di attivare concordemente ogni utile iniziativa per portare all’attenzione delle forze politiche, dei gruppi consiliari, ma anche delle forze più significative della società civile, il tema della riorganizzazione istituzionale, con l’assoluta e prioritaria necessità di garantire alle peculiarità economiche, sociali e culturali dell’Altomilanese adeguata rappresentanza e tutela, in una coerente e dinamica visione di crescita.

I due sindaci si sono ripromessi l’identificazione, all’interno delle due amministrazioni, di figure che svolgeranno il ruolo di referenti tecnici e politici per un’adeguata e documentata azione di supporto che, coinvolgendo le realtà dell’Altomilanese, dell’asse del Sempione, della Valle Olona, del sedime dell’aeroporto di Malpensa, possa permettere che il processo di riordino in atto non impedisca anche il possibile ricongiungimento istituzionale del’intero territorio dell’Altomilanese.
Da subito si valuterà anche l’opportunità di organizzare, nelle forme e nei modi più idonei a raggiungere il risultato, seminari, assemblee e consigli comunali, affinchè venga elaborata, nel più breve tempo possibile, un’azione comune e incisiva anche con il coinvolgimento degli organismi universitari, a cominciare dalla LIUC e dai suoi centri di ricerca, che, non va dimenticato, già a partire dal 2006, costituirono piattaforma tecnica e di ricerca per l’elaborazione del piano strategico e di sviluppo dell’Asse del Sempione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Dicembre 2013
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