L’altra vita della plastica: da tappo di bottiglia a “Pibe de Oro”
L’imprenditore varesino Stefano Castiglioni brevetta un “subbuteo” realizzato interamente con gli scarti: i bimbi montano le sagome e realizzano i giocatori. Tornei in tutt’Italia e al Chiostro di Voltorre
Balotelli puoi tenerlo in mano e farlo sposare con le “scarpette” della Fanta, Buffon diventa un portiere che para i rigori con la cannuccia del MacDonald’s e per i più anziani sarà possibile immaginare il Pibe de Oro segnare col coperchio dell’acqua frizzante: sì, stiamo parlando del gioco sportivo da tavola più famoso del mondo, ma fatto coi rifiuti.
Il “subbuteo” con tappi e cartoncini è stato brevettato da un varesino. Si chiama Stefano Castiglioni, ha 37 anni, è di Solbiate Arno e fa il grafico: la sua azienda, rigorosamente “profit” si chiama “aquapotabile” e ha un obiettivo ambizioso: industrializzare il riuso dei rifiuti. Lo incontriamo in un luogo che idealmente rappresenta la nuova frontiera di queste tematiche: il centro ReMIda, ospitato dal Chiostro di Voltorre accogliente anche in una mattina di brina e di gelo che scompare fra le spese mura dove è stato ritagliato un piccolo atelier espositivo; non appena entrati, un piccolo tavolino ospita la base disegnata come un campo di calcio su di uno spesso foglio di carta riciclata: il campo, le aree, le porte e i piccoli omini che si contendono la sfera.
Lo stadio in miniatura dove milioni di bambini, in Italia e nel mondo hanno sperato nel gol della vita, quello impossibile ma che ti può aspettare dietro ogni tocco deciso delle dita tra unghie e pelle. Da oggi si potrà fare con questo sistema che con poco, insegna a rispettare l’ambiente e a vivere il gioco in una dimensione “umana”. Una qualità che un po’ si è persa, dai tempi dei primi scacciapensieri, passando per i wargames, via via fino ad arrivare alle realtà virtuali che fanno sembrare il personaggio nel monitor come l’interprete di un film ritagliato su di te.
Come è nata questa idea? «Ho incominciato ragionando sui rifiuti e sull’uso che ne facciamo: oggi si produce per il mercato ma spesso quanto viene generato non tiene conto dei problemi reali delle persone – spiega Stefano Castiglioni (nella foto), accompagnato nell’incontro da Marco Quilici, del centro ReMIda – . L’esigenza è il gioco, ma il problema è il rifiuto. Con questa idea si insegna ai bimbi a giocare con semplicità ma soprattutto facendo leva sul concetto che il rifiuto ha un valore».
Il kit è venduto a 10 euro: una rocchetta raccogli filo ricavata dal mondo del tessile contiene il rotolo di carta che funge da campo. Poi ci sono le fustelle in cartone pre tagliate dove staccando le sagome, e incastrandole nei tappi di bottiglia, si compongono le squadre del “Cinque contro cinque” (così si chiama).
A gennaio verrà realizzato un catalogo e questo prodotto entrerà nella rosa di giochi distribuiti a livello nazionale ed europeo. «Ma non è facile vendere – spiega Stefano – . L’idea è che il gioco in sè costituisca un oggetto usa e getta: quindi è difficile far passare il concetto che te lo puoi costruire. La difficoltà sta proprio in questo: far capire la nuova vita delle cose e generare una filiera del riuso creativo in questo caso a livello industriale».
Il subbuteo coi tappi è facile da usare, come quello originale. Le persone si appassionano e riappassionano con facilità a questo sogno che porta indietro la memoria ai lunghi pomeriggi dopo la scuola, finiti i compiti e fin quando non si sentiva “E’ prontoo!”. Una passione che coinvolge ancora oggi grandi e piccini: proprio lo scorso weekend a Milano si è tenuto il “Torneo di Natale” a cui hanno partecipato, all’Idroscalo, 150 atleti provenienti da tutta Europa. Domani e sabato, invece, il subbuteo coi tappi verrà portato a Milano a e Roma per coinvolgere i figli dei dipendenti (e, c’è da scommettere, anche i dipendenti) del gruppo Rcs in tre location d’eccezione: la sede del Coersera di Via Solferino e via Rizzoli, e Piazza Venezia, nella capitale.
In provincia invece il prossimo 21 dicembre verrà organizzato qui al centro ReMida di Voltorre un torneo: dalle 14.30 alle 18.30 saranno messi a disposizione di chiunque otto campi da gioco per grandi e per piccini. Una sola precauzione: prenotarsi a prenotaremida@gmail.com .
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