Le difese di Orsi e Spagnolini: “Nessuna prova della corruzione”

Al termine dell’udienza di venerdì relativa al processo per corruzione internazionale all’ex-presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi e all’ex-presidente di Agusta Westland Bruno Spagnolini, ha parlato l’avvocato di Orsi Ennio Amodio: «Haschke ha parlato tanto ma non è stato in grado di dare al tribunale un solo elemento a sostegno dell’accusa di corruzione. È emerso infatti che i lavori di ingegneria assegnati alla Ids non solo hanno dato luogo alla produzione di materiale indispensabile ad Agusta ma rientravano nell’attività doverosa per il contratto con l’India. Bisognava infatti eseguire degli interventi in territorio indiano, in adempimento di quanto stabilito per il sistema definito offset. Inoltre: dov’è la tangente? Davanti all’appunto esibito dal pm, Haschke ha spiegato che si trattava solo di una ipotesi di budget elaborata da Christian Mitchell. Nulla è stato fatto di quanto ipotizzato in quell’appunto. Si puó ben dire, quindi, che non è stato fin’ora raggiunto nel processo nemmeno un principio di prova del reato di corruzione».