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Rigettata la class action contro Trenord, ma i consumatori non si arrendono
L'associazione CoDiCi aveva raccolto 350 adesioni, ma la domanda di risarcimento collettivo è stata respinta. Ora i consumatori si rivolgono alla Corte d'appello
Il tribunale di Milano rigetta la class-action contro Trenord, ma i consumatori "raccolti" dalle associazioni non si arrendono: le sigle dei consumatori ha presentato un reclamo alla Corte di Appello di Milano.
La bocciatura della class action da parte del giudice competente del tribunale di Milano risale all’8 novembre scorso. la richiesta di risarcimento si riferiva al caos del periodo compreso tra il 9 ed il 15 dicembre 2012, quando il sistema ferroviario regionale fu messo in ginocchio dal blocco dei sistemi informatici. Una vicenda che ebbe enorme eco e che spinse appunto anche le associazioni di consumatori a raccogliere decine, se non centinaia di adesioni per una class action. Che – stando a quanto stabilito – non arriva ha avuto esito positivo. Ma l’associazione dei consumatori prova a tener duro: «Oggi riaccendiamo la speranza dei 350 utenti che hanno sottoscritto il mandato a Codici e di tutti quelli che lo faranno prossimamente. La miopia del Tribunale non ha fermato il nostro impegno, i cittadini lombardi hanno diritto ai risarcimenti per i danni subìti a causa dei disservizi di Trenord – commenta Davide Zanon, Coordinatore Regionale Codici – Oggi annunciamo di aver presentato reclamo alla Corte di Appello di Milano».
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Analoghe mosse sta facendo anche Altroconsumo, che contesta il criterio usato per respingere l’inammissibilità della class action (casi troppo diversi gli uni dagli altri per essere accostati): «Se dovesse passare un’interpretazione così ristretta delle condizioni di ammissibilità, sarebbe la morte della class action – spiega Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo – E’ impensabile trovare l’uniformità completa del danno subito, soprattutto se sono coinvolte decine di migliaia di utenti, come il caso Trenord ha documentato».
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