Una fabbrica dei “falsi” tra Varese e Novara

La Guardia di Finanza ha scoperto un ricamificio totalmente abusivo che, oltre a evadere le tasse, fabbricava in diversi laboratori anche abiti "tarocchi" delle maggiori marche

Erano pronti a invadere il mercato con capi di abbigliamento “tarocchi”, magari per qualche regalo, ma l’ennesimo tentativo questa volta è stato sventato dall’intervento dei militari della Guardia di Finanza di Gallarate, che ha scoperto un ricamificio abusivo con diverse sedi dove si producevano magliette, maglioni e giubbotti "falsi". Le Fiamme Gialle hanno svolto complesse e delicate indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore di Busto Arsizio Mirko Monti, fino ad individuare il ricamificio completamente abusivo e diversi laboratori artigianali adibiti per la finitura dei capi, nelle Provincie di Varese e Novara.

Quando i finanzieri hanno fatto irruzione nel ricamificio, in uso ad un imprenditore già noto ai militi per fatti analoghi, non potevano credere ai loro occhi: cliché collegati a macchine cucitrici e ricamatrici all’opera in una catena di montaggio del falso, gestiti da speciali software creati ad hoc, nonché decine di scatoloni di cartone contenenti migliaia di capi pronti per la lavorazione, con etichette, pendagli, cerniere etc. da assemblare. La merce era destinata a riempire bancarelle e scaffali di negozi compiacenti che, in questo periodo di regali natalizi, avrebbero proposto agli ignari acquirenti. Nei laboratori e nei magazeni erano presenti in totale circa trentamila pezzi, per lo più maglioni, polo e giubbotti (ma anche pantaloncini corti, probabilmente campioni per la prossima stagione primavera/estate), tutti "di marca"  Armani, Gucci, Burberry, Fred Perry, Ralph Lauren, Liu Jo. Ovviamente il materiale è stato  sequestrato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Se portato a termine, l’illecito commercio avrebbe fruttato agli autori un incasso di circa 1.000.000 di Euro, chiaramente in totale evasione di ogni imposta. Invece, grazie all’intervento dei finanzieri, quello che hanno ottenuto è il deferimento davanti all’Autorità Giudiziaria per i reati di ricettazione e commercio di abbigliamento con marchi contraffatti. C’è poi una curiosità: persino l’alcol non sfuggiva alla contraffazione. In una delle perquisizioni domiciliari eseguite, i finanzieri, insospettiti da un forte odore di vino, hanno individuato una cantina con all’interno, abilmente occultato, un alambicco completo di serpentina raffreddatrice, materia prima per la produzione e circa 300 litri di distillato di grappa. Il personaggio si è beccato dunque anche una denuncia per distillazione abusiva (l’intera distilleria è stata ovviamente sequestrata).

Il crowdfunding continua!

Aiutaci ad attrezzare lo spazio centrale di Materia, la nuova sede di VareseNews.

Scopri come aderire e far parte di questo sogno

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 31 Dicembre 2013
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.