Vendita del ramo gas, Amsc incassa 12milioni
La società ha concluso la vendita, già siglata il 6 settembre scorso: definito il prezzo di vendita e anche le modalità di riparto degli importi sottratti dal "dipendente infedele"
Amsc ha concluso nel pomeriggio di ieri, lunedì 16 dicembre, la procedura di vendita di Commerciale Gas, la società che si occupava della vendita del gas alle famiglie. Lo spiega in primo luogo una nota ufficiale inviata da Amsc e dal gruppo d’imprese che ha acquistato l’azienda del gas: "La parte acquirente (AGESP Energia S.r.l. di Busto Arsizio; ACEL Service S.r.l. di Lecco; Gelsia S.r.l. di Seregno; Canarbino S.r.l. di Milano) e la parte venditrice (AMSC SpA Gallarate) informano che in data 16 Dicembre 2013, con la firma dei documenti che regolano tutte le ultime pendenze tra la parti, si è conclusa, con reciproca soddisfazione, la procedura di trasferimento della partecipazione nella società AMSC Commerciale Gas S.r.l. Le parti hanno concordato il prezzo definitivo del trasferimento della partecipazione e hanno definito le modalità di riparto dell’importo distratto dall’ex dipendente infedele, a tutt’oggi ancora in via di quantificazione, che sarà eventualmente restituito dalle autorità competenti". La questione della definizione del prezzo s’interseca anche, infatti, con la vicenda di Mario Alessi, il dipendente infedele, sorpreso durante la fuga con oltre 725mila euro sottratti alle casse dell’azienda.
La vendita di Commerciale Gas era stata siglata lo scorso 6 settembre (tant’è vero che sulle comunicazioni ufficiali della società del gas già compariva il nome della nuova presidente, Maria Giuseppina Basalari) e il valore è stato definito prendendo come data di riferimento il 31 di luglio 2013. Amsc incassa come prezzo di vendita 12milioni 17mila euro (calcolato sulla base di poco più di 500 euro per ogni contatore oggi servito da Commerciale Gas), quanto alla parte sottratta dal dipendente infedele (ancora da quantificare con certezza) sarà definita sulla base della indagine sui conti e farà fede la data di riferimento: gli importi pre-31 luglio (quelli già in parte identificati) andranno ad Amsc, quelli successivi al 31 luglio finiranno invece nelle casse del consorzio d’imprese che ha acquistato la società.
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