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Anche l’Adiconsum contro i saldi: “Aboliteli”
L'associazione dei consumatori si pronuncia contro il sistema delle vendite limitate nel tempo. Si ricorda, inoltre, il decalogo per acquistare in tranquillità
«La stagione dei saldi è ormai anacronistica – dichiara Pietro Giordano Presidente di Adiconsum – e lo dimostra il flop delle vendite durante i 15 giorni precedenti il 4 gennaio. Negozi vuoti, tranne quelli con merci e prodotti come ad esempio maglioni, camice, gonne, ecc a costi che non superavano i 50 euro»
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All’esordio della nuova stagione di svendite, Giordano solleva la questione della tempistica di vendite al ribasso che non soddisfa nè acquirenti nè venditori: «I consumatori che avrebbero voluto spendere i propri risparmi per qualche acquisto di qualità durante le feste, sono stati costretti ad attendere oggi 4 gennaio per poterlo fare, i commercianti indebitati da mesi, per acquistare ciò che riescono a vendere solo dal 4 gennaio in poi, sono senza "fiato economico" in quanto hanno dovuto fare fronte per un lungo periodo a cambiali, fatture, ecc che non aspettano certo i saldi. Hanno inventato e inventano mille trucchi, come gli sms, le mail, le telefonate, ecc che ormai da un mese anticipano i saldi "sottobanco" e giungono ai consumatori-clienti più affezionati».
Anche il presidente di Adiconsum, dunque, si unisce al coro di quanti chiedono l’abolizione dei saldi: « Si dia il via libera a tutti gli sconti possibili durante tutto l’anno e non solo a luglio ed a gennaio. I consumatori godrebbero di una reale concorrenza tra commercianti e questi ultimi potrebbero vendere con sconti e saldi durante tutto l’anno facendo fronte ai propri debiti contratti da mesi».
A tutela del consumatore Adiconsum ha elaborato il seguente Decalogo:
1.Sull’oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;
2.È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova;
3.Fate attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;
4.Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;
5.È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio;
6.Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;
7.Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;
8.Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello);
9.È bene conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;
10.Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso alle sedi territoriali Adiconsum (indirizzi su www.adiconsum.it) e al gruppo Facebook “SOS SALDI”
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