“No a un mega centro commerciale nella ex Lazzaroni”
La lista Uboldo Civica ha presentato 39 osservazioni al Pgt: “Tra queste il nostro no a modificare l’area da industriale a commerciale. Non è un bene per il paese”
Sono 39 le osservazioni al Piano di Governo del Territorio presentate dal gruppo di minoranza Uboldo Civica. La scadenza per la presentazione delle documentazioni, con le richieste di modifica del documento di programmazione territorio, adottato a dicembre dall’amministrazione guidata da Lorenzo Guzzetti, era per il 10 gennaio. (nella foto: l’area ex Lazzaroni come era nel 2000)
«Abbiamo elaborato e presentato ben 39 osservazioni (che saranno discusse, e approvate o respinte, in Consiglio Comunale), tutte ovviamente di interesse generale – spiegano da Uboldo Civica –; tutte volte ad evitare che il nostro paese sia soffocato dal cemento, dai centri commerciali, e da casermoni alti fino a 15 metri. È stato un lavoro difficile e complesso, reso possibile dall’esperienza e competenza tecnica maturata in tanti anni di presenza sul territorio».
La lista punta il dito contro l’area ex Lazzaroni, che nel Pgt passa da industriale a commerciale: «Il Sindaco Guzzetti considera tale trasformazione “un intervento a beneficio della comunità”. Dichiarazioni di questo tipo manifestano una conoscenza limitata del concetto di “economia”. Quello che serve in un’area strategica come l’area ex Lazzaroni è creare opportunità di lavoro, e quindi di guadagno per i nostri concittadini; non un Mega Centro Commerciale dove spendere il guadagno. Città virtuali dove spendere soldi ne abbiamo già abbastanza; non sentiamo pertanto assolutamente la mancanza di un nuovo Mega Centro Commerciala. Il commercio di vicinato del nostro paese, oltretutto, ne verrebbe affossato. Ci sono, inoltre, altri aspetti di forte criticità a causa del notevole aumento dell’inquinamento atmosferico causato dal traffico di migliaia di veicoli che, inevitabilmente, verrebbero attratti dal nuovo Centro Commerciale. Non bastasse, nel 2001 i cittadini uboldesi attraverso un referendum popolare hanno detto NO alla possibilità di un centro commerciale nell’area ex Lazzaroni; ora l’Amministrazione Guzzetti/Galli/Leva, come se nulla fosse, vuole cancellare quella chiara volontà».
«Il cospicuo aumento di popolazione – concludono da Uboldo Civica -, l’ulteriore diminuzione di pregiate aree agricole per far posto al cemento, la costruzione di centri commerciali di media e grande distribuzione, nuovi palazzi che arriveranno fino a 15 metri di altezza comporteranno un peggioramento viabilistico, maggiore inquinamento atmosferico, problemi di vivibilità, la scomparsa delle ormai poche vedute paesaggistiche; in sintesi, Uboldo assomiglierà sempre più a Quarto Oggiaro (paese simbolo di una periferia anonima) e il suo aspetto urbanistico subirà uno sfregio profondo e irreversibile».
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